VITTORIO ALFIERI La vita Vittorio Alfieri nasce ad Asti nel 1749 da famiglia nobile. Nel 1758 entra nell’Accademia Reale di Torino ma il suo carattere ribelle lo rende insofferente alla disciplina militare. Dal 1767 al 1772 viaggia per l’Italia, l’Europa e la Russia. Nel 1789, quando scoppia la , è con la sua amante, la contessa Luisa Stolberg d’Albany, a Parigi. All’inizio Alfieri è favorevole alla Rivoluzione, ma in seguito torna su , giudicando il governo dei rivoluzionari una tirannia volgare e plebea. Quando viene minacciato perché nobile, Alfieri fugge e si stabilisce a Firenze, dove muore in solitudine nel 1803. Rivoluzione posizioni conservatrici Vittorio Alfieri I TEMI E LE OPERE Alfieri è un autore poco rappresentativo dell’illuminismo, perché nelle sue opere è interessato soprattutto agli aspetti emotivi, esistenziali e psicologici dell’individuo. La sua è una figura di poeta orgogliosamente chiuso in sé stesso, che (un genere ) in un’epoca in cui è di moda la commedia borghese di Goldoni. sceglie di esprimersi con la tragedia ▶ elitario La sua posizione ideologica è quindi antiquata, ma l’attenzione verso gli aspetti esistenziali e psicologici è la vera novità della sua opera, e . Nelle sue opere Alfieri , preferendo una letteratura soggettiva, in cui al centro pone i sentimenti, le aspirazioni e le frustrazioni dell’individuo. anticipa il Romanticismo supera il razionalismo settecentesco Le due più importanti di Alfieri sono il e la . I personaggi sono quelli del teatro classico, ma le sono e centrate sull’ . tragedie Saul Mirra trame semplici analisi psicologica dei personaggi Alfieri scrive anche numerose poesie, pubblicate nel 1789 nella raccolta chiamata . Sono perlopiù sonetti che hanno come soggetto l’ . Rime autoritratto Il è un movimento culturale che si afferma nell’Ottocento, che esalta la passione, l’irrazionalità e la fantasia, e che è in antitesi con i princìpi dell’Illuminismo. Romanticismo , che piace a pochi. elitario