La metodologia storica Affermare che la storiografia è narrazione e interpretazione del passato significa prima di tutto mettere in luce la sua dimensione temporale. Gli storici collocano gli avvenimenti nel tempo attraverso un fondamentale lavoro di datazione, situando cioè le date di questi eventi su un immaginaria linea del tempo. IL CALCOLO DEL TEMPO Le prime grandi civiltà umane misurarono il tempo in base ai fenomeni celesti. Osservando l alternanza tra il dì e la notte all interno del giorno e il ripetersi delle stagioni nell arco di un anno, stabilirono una divisione del tempo da cui deriva quella oggi diffusa in quasi tutti i Paesi del mondo. Il giorno (composto da 24 ore), il mese (che comprende mediamente 30 giorni) e l anno (365 giorni) sono le unità di misura del tempo che ciascuno di noi utilizza nella propria quotidianità. Lo storico, invece, ha continuamente a che fare con fenomeni che hanno una durata molto lunga o con avvenimenti situati in un passato molto lontano. Per indicare queste durate temporali si usano i decenni (10 anni), i secoli (100 anni) e i millenni (1000 anni). Quando devono ricavare la datazione di resti di esseri viventi risalenti a civiltà antiche, anche preistoriche, gli studiosi di storia possono avvalersi del supporto della biologia molecolare e della chimica. In natura sono presenti diversi atomi del carbonio. Per la datazione storica è decisivo il C-14, carbonio 14, un atomo radioattivo instabile presente negli organismi viventi in percentuale costante. Al momento della morte di un organismo il C-14 accumulato al suo interno comincia a diminuire, in termini tecnici a decadere , seguendo un ritmo costante: la quantità totale di C-14 dimezza ogni 5730 anni circa. Verificando la quantità di C-14 ancora presente nei resti di un organismo, è dunque possibile datare con una certa precisione il momento della sua morte. AVANTI E DOPO CRISTO Nel mondo occidentale il conteggio degli anni utilizza come punto di riferimento la nascita di Gesù Cristo, stabilita da Dionigi il Piccolo, un monaco medievale (che la calcolò in realtà con un errore di 4 o 6 anni). Per chi utilizza la nascita di Cristo come data fondamentale dell immaginaria linea del tempo che rappresenta il passato, tutti gli avvenimenti accaduti prima di tale data (situati cioè a sinistra) sono accompagnati dalla dicitura avanti Cristo (a.C.), mentre quelli accaduti in seguito (collocati a destra) dalla formula dopo Cristo (d.C.). La numerazione delle date successive alla nascita di Cristo aumenta dalla più antica alla più recente (300 d.C., 400 d.C., 500 d.C. eccetera), mentre per le date precedenti la nascita di Cristo accade il contrario: l aumento della numerazione indica una progressione dalla data più recente alla più antica (300 a.C., 400 a.C., 500 a.C. eccetera). Il primo secolo dopo Cristo va dall anno 1 al 100 d.C.; il secondo secolo dall anno 101 al 200 d.C. La stessa suddivisione, invertendo la successione, si applica ai secoli e ai millenni avanti Cristo (il V secolo a.C. corrisponde al periodo 500-401 a.C.). Non esiste un anno zero : come per il conteggio degli anni della nostra vita, in riferimento ai quali non consideriamo mai un anno zero, anche per le date della storia il tempo immediatamente precedente e successivo alla nascita di Cristo rientra già nell anno 1 (avanti o dopo Cristo). Il punto di partenza per il calcolo degli anni, in realtà, è il frutto di una convenzione. La nascita di Cristo è utilizzata in Occidente in ragione dell importanza che la religione cristiana ha avuto nella storia europea, ma altre civiltà hanno usato e usano tutt oggi altri riferimenti. Prima di Dionigi il Piccolo, nell area mediterranea si calcolava il tempo a partire dalla data di fondazione di Roma (corrispondente all anno 753 prima della nascita di Cristo); nell antica Grecia ci si basava sul succedersi dei giochi olimpici. Nel mondo attuale, tra coloro che usano un sistema di datazione diverso vi sono i Paesi musulmani, che contano gli anni a partire dall Egira, il trasferimento del profeta Maometto dalla Mecca a Medina, corrispondente al 622 dopo la nascita di Cristo. Come punto di riferimento iniziale per il calcolo degli anni viene quindi, di norma, scelto un evento considerato di particolare rilevanza. LE FONTI STORICHE Se la storia è ricerca e indagine sul passato dell umanità, dove trovare le tracce di questo passato? Il lavoro dello storico prende sempre le mosse da testimonianze materiali o scritte sopravvissute al trascorrere del tempo: le fonti (dal latino fons, sorgente ), cioè documenti avanti Cristo II secolo a.C. 200 a.C. 12 dopo Cristo I secolo a.C. 100 a.C. I secolo d.C. Nascita di cristo II secolo d.C. 100 d.C. 200 d.C.