4.1 L ITALIA PREROMANA I CONCETTI CHIAVE X La cultura delle terramare X Le civiltà megalitiche La zona un tempo paludosa di San Felice Circeo. X La civiltà nuragica Tra le Alpi e il Mediterraneo Nel IV millennio a.C. la penisola Italica era quasi completamente ricoperta dalla vegetazione. Le foreste, che occupavano gran parte del territorio, lasciavano spazio ai pascoli soltanto sui rilievi alpini e appenninici, mentre lungo i fiumi maggiori si estendevano vaste zone paludose. Dove erano presenti pianure alluvionali, la linea di costa era più arretrata rispetto a come si presenta oggi, perché i detriti trasportati a valle dai fiumi non avevano ancora determinato l avanzamento della terraferma fino al limite attuale. Le più antiche popolazioni italiche si stabilirono prevalentemente nelle aree costiere pianeggianti e nelle valli fluviali. Nell entroterra, invece, le zone privilegiate per gli insediamenti furono rappresentate dalle pianure fertili e dai luoghi di passaggio di vie di comunicazione naturali (fluviali o di terra) in grado di facilitare i collegamenti con le coste (X CARTA). L ITALIA SETTENTRIONALE Buona parte dell area settentrionale della penisola era coperta da paludi, ma ciò non rappresentò un ostacolo alla formazione, nel corso del II millennio a.C., di numerosi villaggi di palafitte, situati soprattutto 268 Insediamenti di popolazioni neolitiche II millennio a.C. X Gli Etruschi sulle rive dei laghi e dei fiumi in corrispondenza delle attuali regioni della Lombardia e del Trentino. Le popolazioni palafitticole, dedite in prevalenza alla caccia e alla pesca, scelsero questi luoghi di insediamento per avere a disposizione grandi riserve di acqua e perché, allo stesso tempo, esse costituivano un efficace difesa naturale dagli animali pericolosi e dagli attacchi di tribù ostili. Le capanne erano costruite su pali di legno che le mantenevano all asciutto ed evitavano i danni dovuti a improvvisi innalzamenti del livello delle acque. A ulteriore protezione dalle piene dei fiumi, i villaggi erano spesso cintati con argini e terrapieni. L ITALIA CENTRALE Condizioni ambientali per certi aspetti più favorevoli esistevano nella parte centrale della penisola Italica. Pur non essendo molto estese, le pianure erano assai più numerose che in Grecia; le popolazioni italiche poterono quindi sviluppare le colture cerealicole molto più di quanto fosse avvenuto nella penisola Ellenica. Particolarmente fertili erano le terre di origine vulcanica nelle aree corrispondenti alle attuali regioni della Toscana, dell Umbria e del Lazio, così Nelle pianure del Lazio si praticano l agricoltura e l allevamento II millennio a.C. Età del bronzo in Italia II millennio a.C.