2.2 NUOVI ASSETTI NEL VICINO ORIENTE I CONCETTI CHIAVE X Le migrazioni dei popoli indoeuropei X L età del ferro Resti della città di Hattusa, la capitale del Regno ittita, sull altopiano anatolico. Le grandi migrazioni del II millennio a.C. Le relazioni tra le civiltà fluviali del Vicino Oriente e i nomadi che vivevano in Anatolia, in Asia centrale e nella penisola Arabica si intensificarono nel corso del II millennio a.C. Le risorse alimentari disponibili in queste aree non erano più sufficienti a sostenere l incremento demografico delle popolazioni che le abitavano: attirate dalla ricchezza e dalla prosperità delle città mesopotamiche, esse si spostarono dunque verso il Tigri e l Eufrate, dando vita a grandi movimenti migratori. VIE DI COMUNICAZIONE E DI INVASIONE Le caratteristiche fisiche dei territori dei nomadi ebbero un influenza notevole su questi movimenti migratori. Gli altopiani dell Anatolia, con i loro terreni aridi e le alte catene montuose nella parte settentrionale della penisola, non 62 X L impero ittita e quello assiro X La ripresa degli scambi commerciali nel II millennio a.C. consentivano lo sviluppo di un economia agricola fiorente. La pastorizia era quindi l attività prevalente delle popolazioni del luogo, che vivevano anche dei saccheggi compiuti ai danni dei centri urbani delle civiltà sedentarie. Condizioni climatiche e morfologiche simili erano presenti anche nell altopiano Iranico, a oriente della valle del Tigri e dell Eufrate, da dove era possibile controllare gli scambi commerciali che avvenivano tra la mezzaluna fertile e la valle dell Indo e minacciare con rapide incursioni le ricche città delle pianure, prive di difese naturali. Gli altopiani si trasformarono quindi in un varco per l arrivo di popolazioni bellicose, e i sentieri di terra battuta utilizzati dai mercanti furono sfruttati dai popoli nomadi come vie di accesso per l invasione delle pianure. Migrazioni dei popoli semitici Migrazioni dei popoli indoeuropei III-II millennio a.C. II millennio a.C.