CONSONANZE CONTEMPORANEE Giorgio Caproni VERSICOLI QUASI ECOLOGICI Il tema del rapporto fra uomo e natura, centrale nell’ode pariniana  La salubrità dell’aria , torna nei  Versicoli quasi ecologici  di Giorgio Caproni (1912-1990), nei quali alto si leva il monito del poeta contro coloro che distruggono la Terra con le sue bellezze. La raccolta  Res amissa , di cui fa parte la poesia proposta, fu pubblicata nel 1991, un anno dopo la morte dell’autore. Non uccidete il mare, la libellula, il vento. Non soffocate il lamento (il canto!) del lamantino. 1 Il galagone, il pino: 2 anche di questo è fatto l’uomo. E chi per profitto vile fulmina un pesce, un fiume, 3 non fatelo cavaliere del lavoro. L’amore finisce dove finisce l’erba e l’acqua muore. Dove sparendo la foresta e l’aria verde, chi resta sospira nel sempre più vasto paese guasto: «Come potrebbe tornare a esser bella, scomparso l’uomo, la terra». (Giorgio Caproni, , Mondadori, Milano 1998) L’opera in versi mammifero marino diffuso soprattutto sulle coste e nei fiumi dell’Africa occidentale. 1 lamantino: scimmia africana di piccole dimensioni. 2 galagone: uccide con un colpo rapido e improvviso. 3 fulmina: PER DISCUTERNE – EDUCAZIONE CIVICA La poesia di Caproni contiene un messaggio con il quale il poeta si propone di contribuire a un risveglio collettivo nei confronti della tematica ecologica. Infatti il testo, che inizia con un accorato appello di sapore biblico ( Non uccidete … /  Non soffocate , vv. 1 ss.), evidenzia la stretta connessione, quasi una sorta di simbiosi, tra  … uomo e natura . Da ciò si giustifica la pungente invettiva dell’autore contro chi devasta la natura per uno squallido profitto economico:  E chi per profitto vile / fulmina un pesce, un fiume, / non fatelo cavaliere / del lavoro  (vv. 7-10). Chi sono oggi costoro? A chi dobbiamo imputare maggiormente la responsabilità del rischio che la Terra diventi un misero  paese guasto  (v. 16)? Discutine in classe.