CONSONANZE CONTEMPORANEE Umberto Piersanti UN “POETA PASCOLIANO” Nella letteratura italiana dell’ultimo mezzo secolo, non c’è forse un poeta più “pascoliano” del marchigiano Umberto Piersanti (n. 1941), autore particolarmente attento, nella sua produzione in versi, alla concretezza della natura e ai temi della terra e del paesaggio. Egli stesso ha riconosciuto più volte che la lezione di Pascoli è stata di fondamentale importanza nel suo percorso artistico. «Pascoli», ha dichiarato in un’intervista, «mi ha insegnato la precisione dei dettagli e delle parole per indicare la natura, oltre al gusto per una lingua che non ha perso la cadenza e il ritmo della musica. Benché usi parole “basse”, umili, quello di Pascoli è ancora un canto spiegato. Sebbene apra alla modernità novecentesca, Pascoli è ancora, per fortuna, un grande lirico». E ancora: «Pascoli ha dimostrato che essere un “poeta di natura” significa non soltanto dire qualcosa sulla natura, ma essere artista di grandi campi visivi. Vuol dire buttare la testa in mezzo ai fiori, conoscere colori, odori, sapori, emozionarsi di fronte allo scoiattolo che sale sul ramo o al passerotto che passa mezz’ora a beccare un cachi sull’albero. Poi tutto questo bisogna saperlo rendere in poesia. La natura è uno dei grandi archetipi della poesia, insieme con l’amore e lo scorrere del tempo. Questo è ciò che cerco di fare nei miei versi: essere poeta di natura. E in Pascoli ho un validissimo modello». Preludio (Settembre) Il vento greve d’odori tra le fronde il passero arruffato vicino è il tempo dei crisantemi l’erbe marcite e sarà gelo. Mi sono ubriacato di te autunno azzurro e mite, lieto per la gola caldo nel ventre tiepido alla mente il vino tuo crepuscolare il succo d’uva passa amico ai fantasmi del vento del Nord. È la gioia azzurra e tremula della campanula lo stupore del muschio nella guazza del mattino. (Umberto Piersanti, , in , Quaderni di Ad Libitum, Urbino 1967) Canzone d’autunno La breve stagione Giovanni Boldini, , 1884 ca. Napoli, Museo di Capodimonte. Passeggiata nel parco PER SCRIVERNE Quali elementi (lessicali, tematici, retorici) di questo componimento ti sembrano strettamente accostabili all’ispirazione della poesia pascoliana, specialmente quella di ? Scrivi un testo analitico mettendo in evidenza, oltre al contenuto del testo, gli aspetti metrici (riconosci una misura particolare dei versi? individui delle rime?), quelli fonetici (prevalgono alcuni suoni in particolare?), lessicali (quali caratteristiche possiede, a tuo giudizio, il registro linguistico?) e retorici (che tipo di figure individui?). Myricae