Le prime raccolte poetiche IN BREVE La prima tappa della produzione dannunziana in versi è caratterizzata dalla fedeltà al , con elementi però ispirati alla poesia parnassiana e simbolista francese e inglese. Temi nuovi già si affacciano e suggeriscono l’originale personalità del giovane poeta, a partire da un’accentuata . modello carducciano componente sensuale Le prime opere di d’Annunzio seguono il , arricchite da una . modello carducciano componente sensuale Primo vere , nel 1879, viene salutata dalla critica del tempo come l’esordio di un ragazzo prodigio. La raccolta contiene motivi tratti dal repertorio realistico-scapigliato, ma soprattutto è evidente la , sia per i temi sia per l’adozione della metrica barbara. Tuttavia la vocazione dell’ancora acerbo poeta si coglie nella spiccata sensualità della materia e nella sua resa musicale. Pubblicata a sedici anni la prima opera dannunziana matrice carducciana Canto novo La seconda prova dannunziana, risalente al 1882, segna un primo distacco dall’influenza carducciana e l’acquisizione di una voce poetica più personale. La raccolta, ambientata tra i boschi d’Abruzzo e il mare, è il (un motivo che ricorrerà anche in ), vissuta con gioia vitalistica e con una forte carica erotica. Accanto alla sperimentazione di nuove soluzioni metriche – vi compare la strofa lunga, che troveremo nelle opere successive – si fa strada una languida in un’esuberante relazione con la natura. diario lirico di una vacanza estiva Alcyone ricerca di sensazioni , , , INTERMEZZO DI RIME Isaotta Guttadàuro ed altre poesie L’Isottèo e La Chimera Elegie romane Si tratta di quattro raccolte – uscite rispettivamente nel 1884, 1886, 1890 e 1892 – scritte durante gli anni romani e che non a caso esprimono gli tipici della capitale umbertina, esplicitati in prosa nel contemporaneo . Sono testi in cui d’Annunzio sviluppa un gusto prezioso ed estetizzante che molti critici hanno assimilato alla (di cui d’Annunzio amava particolarmente il massimo esponente, il pittore Dante Gabriel Rossetti). In tutte queste raccolte è inoltre rilevante la componente sensuale, che attira sul poeta l’accusa di immoralità. ideali aristocratici e raffinati Il piacere poetica ▶ preraffaellita LA PAROLA Preraffaelliti Con tale termine vengono indicati i seguaci di un movimento artistico e letterario promosso in Inghilterra, verso la metà del XIX secolo, da alcuni pittori e poeti, tra i quali Dante Gabriel Rossetti (1828-1882), William Holman Hunt (1827-1910) e John Everett Millais (1829-1896), che cercano di ricondurre l’arte a pura espressività mistico-religiosa, individuando nell’opera dei pittori del passato che operarono prima di Raffaello un esempio di spiritualità concretamente vissuta. Dante Gabriel Rossetti, , 1873. Londra, Guildhall Art Gallery. La ghirlandata