I generi SEZIONE 2 • La fiaba e la favola unità 1 C’era una volta... la fiaba 1 Le fiabe sono racconti di che e si diffondono e che solo in seguito sono stati trascritti e raccolti. origine popolare nascono come testi orali Con la classica formula d’apertura, “C’era una volta”, il lettore viene condotto in un mondo immaginario. Secondo lo studioso russo Vladimir Propp (1895-1970), ogni fiaba ha: una , che viene però turbata da un fattore scatenante che rompe l’equilibrio; situazione iniziale di equilibrio una serie di , cioè ostacoli, difficoltà, prove di coraggio che l’eroe-protagonista deve superare; peripezie un che si scontra con il “cattivo” (l’ ). Ci sono poi gli del protagonista e i suoi che si schierano con l’antagonista; protagonista antagonista aiutanti oppositori la maggior parte delle fiabe si chiude con un , e spesso con la classica formula “e vissero per sempre felici e contenti”. lieto fine Nonostante la struttura sempre uguale e i personaggi poco caratterizzati, ogni fiaba è diversa, grazie alla (non sempre benefici) che intervengono nel racconto. La fiaba non è un semplice racconto per bambini, poiché possiede spesso un , cioè che non si limita al trionfo del bene sul male. L’eroe, infatti, lotta contro le ingiustizie, sfida le regole sociali e attua un percorso di crescita interiore. varietà delle avventure e degli elementi magici valore pedagogico Gli autori del genere (1628-1703), C. Perrault . Racconti di Mamma Oca (1785-1863) e J. Grimm (1786-1859), W. Grimm Fiabe per i bambini e per le famiglie . H. C. Andersen (1805-1875), . Fiabe , in arte C. Lorenzini (1826-1890), Collodi . Pinocchio studio attivo Ripensa alle fiabe che conosci. Diresti che i personaggi delle fiabe sono: tipi. individui. pagina 29 la favola 2 La favola condivide con la fiaba alcuni elementi (come il fantastico e la semplicità narrativa), ma è un genere autonomo. Normalmente una favola possiede quattro elementi distintivi: ha un , cioè si propone di fornire un insegnamento; intento morale è ; breve termina spesso con una che può essere esplicita o implicita; morale i personaggi sono spesso , ossia con caratteristiche umane. animali antropomorfi Ciascuno di essi è la personificazione di qualità fisiche e morali ben individuabili (per esempio il leone incarna la forza, la volpe la furbizia, l’asino la stupidità e così via). Per questo molti animali sono usati nelle metafore: Lucia è una volpe, Mario è un coniglio ecc. La nasce come un genere letterario . favola tramandato mediante la scrittura (VII-VI secolo a.C.) è considerato il capostipite del genere, e le sue favole sono alla base della tradizione occidentale. Esopo , autore latino del I secolo d.C., imita o riscrive le favole di Esopo e ne rafforza il messaggio morale. Fedro Alla fine del Seicento l'autore francese scrive , libro che riprende e rinnova il genere dopo alcuni secoli. Jean de La Fontaine Le Favole Nel Novecento la favola riacquista importanza. In Italia, per esempio, tornano a scrivere favole il poeta dialettale Trilussa (1871-1950) e Gianni Rodari (1920-1980), autore de , ambientate nel mondo moderno. Le favole al telefono Gli autori del genere Il capostipite del genere è considerato lo schiavo greco , vissuto tra il VII e il VI secolo a.C. Esopo Nel mondo latino l’autore più importante è (I secolo d.C.). Fedro (1621-1695), . J. de La Fontaine Favole (1920-1980), . G. Rodari Favole al telefono studio attivo La fiaba è: orale. scritta. breve. lunga. La favola è: orale. scritta. breve. lunga.