Nei dialoghi Galileo sviluppa dei confronti tra opinioni diverse. Ad esempio, nel Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo, tolemaico e copernicano, mette a confronto la visione del mondo tolemaica e quella copernicana.
Sia le lettere che i dialoghi risultano dunque generi letterari adatti a esporre principi scientifici. E, nello stesso tempo, tengono viva l’attenzione del lettore e si prestano a raggiungere un pubblico più ampio.
Nel 1638, quattro anni prima di morire, Galileo pubblica Discorsi e dimostrazioni matematiche intorno a due nuove scienze. L’opera, dedicata ai princìpi della dinamica e della resistenza dei materiali, è considerata il fondamento della scienza moderna.

DIALOGO SOPRA I DUE MASSIMI SISTEMI DEL MONDO, TOLEMAICO E COPERNICANO

I PERSONAGGI

In quest’opera Galileo fa dialogare tre personaggi:
Sagredo e Salviati, sostenitori delle teorie di Copernico, sono intellettuali dalla mentalità aperta e razionale;
Simplicio, difensore delle teorie di Aristotele, è un uomo ottuso, chiuso a ogni ipotesi di cambiamento e quasi timoroso di cambiare idea.

IL DIALOGO

La scelta della forma del dialogo realizza diversi scopi. Alternando parti serie a parti più leggere (quasi come in un’opera teatrale) il dialogo vivacizza l’esposizione della materia scientifica. Inoltre, il dialogo permette a Galileo di presentare le “pericolose” teorie copernicane non direttamente, ma come se fossero l’opinione di uno dei personaggi.
Nonostante però questa precauzione in seguito alla pubblicazione del Dialogo, Galileo viene denunciato per eresia.

eresia, teoria che contraddice una verità della Chiesa.