In Italia i principali luoghi di aggregazione culturale sono ancora le accademie, dove ci si confronta su temi che vanno dalla letteratura alla scienza alla critica sociale. Le accademie sono però ancora istituzioni di tipo aristocratico, anche se iniziano ad aprirsi a un pubblico borghese.
Il più importante “giornale illuminista” italiano è «Il Caffè», fondato a Milano da Pietro Verri. è un giornale che lotta contro ogni forma di pregiudizio e interviene con forte polemica sulle questioni di attualità più dibattute.


STUDIO ATTIVO

Gli Illuministi ricorrono soprattutto ai giornali per diffondere le loro idee, perché:
così possono raggiungere molte più persone.
non hanno accesso alle accademie.


Il romanzo moderno

Il Settecento è il secolo dell’ascesa della borghesia e della nascita del romanzo moderno. I due fenomeni sono collegati: gli scrittori infatti non si rivolgono più solo a un pubblico aristocratico e colto, ma anche a lettori di classe media, che lavorano per vivere e che leggono per il loro piacere. Tra questi lettori sono sempre più numerose le donne.
I romanzi del Settecento sono dunque pensati per il nuovo gusto borghese: trame avvincenti, protagonisti che sono persone comuni, in cui il nuovo pubblico si può identificare, e un linguaggio più vicino a quello di uso comune.
Uno dei primi esempi di romanzo moderno è il Robinson Crusoe (1719) di Daniel Defoe. Il protagonista, naufrago su un’isola deserta, sopravvive grazie allo spirito pratico e all’intraprendenza tipica della borghesia.
In Francia si sviluppa il genere del romanzo filosofico nelle opere degli illuministi fra cui Voltaire o Diderot.


Con il romanzo gli scrittori si rivolgono anche alla classe media, cioè la borghesia.


Neoclassicismo

L’Illuminismo si traduce in ambito estetico nella ricerca di equilibrio e di misura. L’arte classica torna a essere il modello di bellezza ideale.