Fa’ sì che le differenze tra i vestiti che coprono i nostri deboli corpi, tra tutte le nostre lingue inadeguate, tra tutte le nostre usanze ridicole, tra tutte le nostre leggi imperfette, tra tutte le nostre opinioni insensate, tra tutte le nostre convinzioni così diverse ai nostri occhi e così uguali davanti a te, insomma che tutte queste piccole sfumature che distinguono gli “uomini” non siano altrettanti simboli di odio e di persecuzione.
Fa’ in modo che coloro che accendono ceri in pieno giorno per celebrarti sopportino coloro che si accontentano della luce del tuo sole; fa’ che coloro che si vestono di tela bianca per dire che bisogna amarti, non detestino coloro che dicono la stessa cosa sotto un mantello di lana nera. [...]
Possano tutti gli uomini ricordarsi che sono fratelli! Se le guerre sono inevitabili, non odiamoci, non laceriamoci gli uni con gli altri nei periodi di pace.
Impieghiamo il breve istante della nostra esistenza per benedire insieme, in mille lingue diverse, la tua bontà che ci ha donato questo istante.
ceri, candele