L'EPOCA E LE IDEE
LA STORIA E LA SOCIETÀ
L’età napoleonica
Dopo la rivoluzione francese (1789) la Francia tenta di portare la rivoluzione nel resto d’Europa e affida al generale Napoleone Bonaparte una serie di campagne militari.
Con la campagna d’Italia Napoleone conquista il Nord della penisola, togliendola agli austriaci, e forma le repubbliche cispadana, ligure e cisalpina, modellate sull’esempio di quella francese, a cui seguirono la Repubblica romana e la Repubblica partenopea.
Nel 1799, con un colpo di Stato, Napoleone si fa nominare Primo console della Repubblica francese, e nel 1804 riesce a farsi incoronare “imperatore dei francesi”.
Dopo una serie di grandi vittorie, nel 1812 nella campagna di Russia, Napoleone è costretto alla ritirata.
L’alleanza antifrancese composta da Inghilterra, Prussia, Austria e Russia sconfigge i francesi a Lipsia, e Napoleone viene mandato in esilio all’isola d’Elba. Dopo un tentativo di riprendere il potere, nel 1815 Napoleone viene definitivamente sconfitto a Waterloo.
La Restaurazione
Dopo la sconfitta di Napoleone si apre il Congresso di Vienna, che mira a ristabilire l’ordine (a “restaurarlo”)
e a rimettere sul trono i sovrani cacciati dalla Rivoluzione e da Napoleone. Il Congresso afferma infatti il principio di legittimità, in base al quale i re salgono al trono per diritto divino (cioè per volontà di Dio) e dunque nessuna vicenda umana può togliere loro il trono.