Jacopo vagabonda per l’Italia, ma la delusione politica e la delusione amorosa lo conducono al suicidio.
Ultime lettere di Jacopo Ortis è un romanzo epistolare: la storia è narrata attraverso le lettere che il protagonista, Jacopo, scrive all’amico Lorenzo Alderani.
Nel romanzo non compaiono le risposte di Alderani, il risultato è dunque simile a un lungo monologo.
Foscolo sceglie la forma epistolare per dare immediatezza alla narrazione e per sottolineare il coinvolgimento emotivo del protagonista.
Lo stile con cui Jacopo scrive all’amico è diretto, nervoso e concitato; la sua voce sembra quasi aggredire il lettore.
Jacopo è il tipico uomo del Romanticismo, passionale ed esaltato. Si ribella alla mediocrità del mondo, ma la sua esaltazione finirà per portarlo al suicidio.


Ultime lettere di Jacopo Ortis è un romanzo autobiografico al punto da contenere interi brani delle lettere private di Foscolo alle sue amanti.


LE FONTI

Per questa opera, Foscolo si ispira soprattutto al romanzo La nuova Eloisa (1761) di J.J. Rousseau, da cui nasce la scelta della forma epistolare, e al romanzo I dolori del giovane Werther (1774) di J.W. Goethe, da cui riprende il tema del giovane che si suicida per amore.

POESIE

La raccolta Poesie (1803) comprende 2 odi e 12 sonetti:

  • le odi (testi poetici di origine greca) sono espressione del neoclassicismo del poeta, con la celebrazione dell’armonia e con i riferimenti al mito classico;
  • i sonetti invece sono espressione del suo romanticismo.

Hanno una forma apparentemente tradizionale, ma sono dotati di una grande originalità: nella vocazione autobiografica, nell’architettura del sonetto (molto varia) e nell’uso frequente dell’enjambement.