IL ROMANZO IN ITALIA

In Italia ha grande successo il romanzo storico, cioè il romanzo ambientato in epoche storiche passate.
Durante il Risorgimento, infatti, il romanzo storico ha la funzione di educare il lettore al patriottismo, perché conoscendo il passato del proprio Paese si rafforza il sentimento di identità nazionale.
Il più grande scrittore italiano di quest’epoca è Alessandro Manzoni che, nel suo capolavoro I promessi sposi, riesce a fondere ricostruzione storica, intreccio sentimentale e componenti patriottiche.
Accanto al romanzo storico, si afferma un altro genere letterario, sempre legato agli ideali risorgimentali: la memorialistica, cioè le testimonianze scritte in prima persona da patrioti che lottarono per l’Unità d’Italia, con autori come Luigi Settembrini e Silvio Pellico.


In Italia si affermano:

  • i romanzi storici
  • la memorialistica

Silvio Pellico (1789-1854) è un letterato e patriota vissuto tra Torino e Milano a inizio Ottocento.
Insieme all’amico Piero Maroncelli, Pellico entra nella Carboneria. Scoperto dalla polizia austriaca, viene processato e condannato con Maroncelli al carcere duro nello Spielberg, famosa fortezza-prigione da dove i due patrioti usciranno dopo 10 anni.
Nel 1832 pubblica Le mie prigioni, un resoconto dei suoi anni di prigionia. Il libro ha un immediato e grandissimo successo, dovuto soprattutto al tono semplice, sincero e obiettivo del racconto e all’umanità con cui Pellico giudica i suoi stessi carcerieri. Le mie prigioni è uno dei più famosi testi italiani di memorialistica.

Silvio Pellico mentre scrive incarcerato, XIX secolo.
Silvio Pellico mentre scrive incarcerato, XIX secolo.