Nel 1821, appena ricevuta la notizia della morte di Napoleone, Manzoni scrive, in soli tre giorni, Il cinque maggio. In questa ode Manzoni ripercorre la vita e le gesta del grande condottiero, fino alla sconfitta finale.
Nel momento in cui approfondisce la riflessione sulla Storia, Manzoni si dedica anche alla scrittura di tragedie e apporta al genere alcune novità (in particolare abbandona l’unità di tempo e di luogo delle scene).
Nel 1822 pubblica la tragedia Adelchi, l’opera teatrale più importante del Romanticismo italiano.
L’Adelchi racconta gli eventi che nell’VIII secolo portarono alla caduta del dominio longobardo in Italia. Nella storia dell’Adelchi non è difficile riconoscere i riferimenti alla situazione politica italiana dell’Ottocento, divisa in più stati e sotto il dominio delle potenze straniere.
I promessi sposi, che Manzoni scrive e riscrive tra il 1821 e il 1840, è il suo capolavoro.
Nel 1840 pubblica Storia della colonna infame, un saggio storico su un processo a due untori avvenuto a Milano nel 1630. I due accusati vennero torturati e condannati ingiustamente, e Manzoni mette in evidenza la responsabilità morale dei giudici che decisero la pena.
untore, chi diffonde la peste tra la popolazione