Il primo Ottocento Quando con tanto amore l uomo a suoi studi intende? a suoi studi intende, si occupa del suo lavoro o torna all opre? o cosa nova imprende? imprende, inizia quando de mali suoi men si ricorda? Piacer figlio d affanno; gioia vana, ch è frutto del passato timore, onde si scosse onde, per cui e paventò la morte paventò, ebbe paura chi la vita abborria; abborria, odiava onde in lungo tormento, fredde, tacite, smorte, sudàr le genti e palpitàr, vedendo mossi alle nostre offese folgori, nembi e vento. sudàr e palpitàr, sudarono e palpitarono alle nostre offese, per farci danno O natura cortese, son questi i doni tuoi, questi i diletti sono che tu porgi ai mortali. Uscir di pena è diletto fra noi. Pene tu spargi a larga mano; il duolo spontaneo sorge e di piacer, quel tanto che per mostro e miracolo talvolta mostro, caso strano nasce d affanno, è gran guadagno. Umana prole cara agli eterni! assai felice eterni, dei se respirar ti lice se respirar..., se ti è concesso un momento di sollievo dal dolore d alcun dolor: beata se te d ogni dolor morte risana. VERIFICA Rispondi alle domande 1. La prima strofa della poesia è: descrittiva. riflessiva. 2. La terza strofa comincia con Oh natura cortese . Questo verso suona ironico perché: 3. Quale tra le seguenti frasi riassume il significato dell intera poesia? Passata è la tempesta. Piacer figlio d affanno.