Unità 1 Il mistero della realtà e il fanciullino Per Pascoli la realtà delle cose è avvolta nel mistero. Solo guardando il mondo con gli occhi del fanciullino che sopravvive in ognuno di noi e che osserva il mondo e «vede tutto con meraviglia, tutto come per la prima volta è possibile coglierne l essenza. STUDIO ATTIVO Il poeta sa ascoltare e trascrivere la voce di questa parte Nella poetica di Pascoli si ritrova: infantile e irrazionale dell uomo, e la sua poesia diventa l anticonformismo. il ricordo autobiografico. la voce che svela la verità nascosta nel mistero delle cose. L impegno civile Pascoli ritiene che il poeta, oltre che parlare della propria la denuncia sociale. sensibilità, debba interpretare il sentimento collettivo. In il quotidiano familiare. particolare egli proietta il modello privato del «nido sulla patria che viene presentata come un luogo da difendere, uniti da un sentimento di fratellanza. LE OPERE Nell analisi delle sue opere bisogna tenere presente che Pascoli considera le sue opere maggiori come dei contenitori aperti, a cui rimette mano e che crescono nel tempo in nuove edizioni rimaneggiate. Dopo Myricae, raccolta che lo rivela come poeta, pubblica: i Poemetti (1897), in cui celebra la natura, vista come realtà salvifica rispetto alla civiltà industriale; i Canti di Castelvecchio (1903), in cui la dolorosa evocazione del passato si accompagna allo sguardo malinconico sull ambiente e il mondo esterno; i Poemi conviviali (1904), incentrati su personaggi storici e mitologici del mondo antico, immersi però nel clima culturale del Decadentismo. Gli ultimi anni della sua vita, sono in parte dedicati alla poesia civile, in cui raccoglie l eredità di Carducci. Pascoli è anche un apprezzato e originale poeta latino, oltre che autore di saggi critici dedicati soprattutto a Dante. 28