CANTO I Antipurgatorio (I schiera) Antipurgatorio (spiaggia) Luogo Spiaggia dell Antipurgatorio Tempo Alba di domenica 10 aprile 1300 Categoria di penitenti Quando le anime dei penitenti muoiono, si ritrovano alle foci del Tevere: lì sono raccolte da un angelo nocchiero che le traghetta con una barca fino all isola del Purgatorio, facendole sbarcare su una spiaggia Personaggi Dante, Virgilio, Catone l Uticense [1-12] IL PROEMIO DEL PURGATORIO [85-111] LE DISPOSIZIONI DI CATONE Dante introduce la seconda cantica con un proemio, in cui indica l argomento che tratterà: il viaggio attraverso il Purgatorio, il regno dove le anime si purificano per poter poi essere ammesse in Paradiso. Annuncia anche che il livello stilistico del poema si innalzerà rispetto all Inferno, dovendo raccontare una condizione più elevata e vicina alla salvezza. Secondo i canoni della tradizione poetica classica invoca infine le Muse affinché sostengano adeguatamente il suo canto. Catone non si fa commuovere dal ricordo di Marzia, per la quale comunque spende parole affettuose: caratterizzato dal rigore morale che lo ha distinto anche in vita, egli agisce solo nel rispetto della volontà divina. Acconsente dunque alle richieste e, dopo aver indicato ai due viaggiatori la strada per risalire la montagna, preannuncia loro l incontro con un angelo del Paradiso: di fronte a esso Dante dovrà comparire pulito dal fumo infernale che ancora gli annerisce il volto e dovrà essere cinto di un ramo di giunco, l unica pianta che può crescere vicina al mare perché, di fronte alla potenza delle onde, si piega umilmente senza opporre resistenza. [13-27] L ARRIVO SULLA SPIAGGIA DEL PURGATORIO Risalendo la natural burella (Inf., XXXIV, v. 98), dal punto in cui è conficcato Satana fino all emisfero australe, Dante e Virgilio giungono alla spiaggia dell isola dalla quale si innalza la montagna del Purgatorio. Dopo due giorni passati nelle oscure grotte infernali, il pellegrino si ritrova in un luogo arieggiato e rischiarato dalla luce e finalmente il suo spirito si risolleva. Osserva inoltre quattro stelle che simboleggiano le virtù cardinali (Prudenza, Giustizia, Fortezza, Temperanza), celate alla vista degli uomini dopo Adamo ed Eva. [28-84] L INCONTRO CON CATONE L UTICENSE Improvvisamente compare un vecchio dall atteggiamento severo e regale: è Catone l Uticense, il guardiano del Purgatorio. Catone sa che le anime dei penitenti arrivano su una barca trainata da un angelo nocchiero (Purg., II): per questo, di fronte ai due pellegrini provenienti dall Inferno, domanda se siano mutate o infrante le leggi divine che stabiliscono l ordinamento dei regni ultraterreni. Virgilio, dopo aver fatto inginocchiare Dante, spiega la missione della quale è stato incaricato da una donna del ciel ; quindi, attraverso il ricordo della moglie Marzia (che si trova nel castello degli spiriti magni nell Antinferno), chiede a Catone il permesso di proseguire. 128 [112-136] I RITI PER LA SALITA AL PURGATORIO I due pellegrini riprendono così il cammino; giunti in un punto della spiaggia coperto dall ombra, Virgilio si bagna le mani toccando l erba piena di rugiada e lava il volto di Dante; quindi stacca un ramo di giunco e glielo cinge intorno ai fianchi. Miracolosamente la pianta strappata si rigenera immediatamente. Dante e Virgilio incontrano Catone l Uticense, miniatura, XIV secolo.