I cornice CANTO IX Porta del Purgatorio Antipurgatorio (IV schiera) Luogo Porta del Purgatorio Tempo Dalle 21 circa di domenica 10 aprile fino all alba di lunedì 11 aprile 1300 Categoria di penitenti e colpa Tutti coloro destinati al Purgatorio e che devono passare per la porta Pena In questo punto non c è una pena, ma si compie il rito penitenziale necessario per iniziare il percorso di espiazione vero e proprio Personaggi Dante, Virgilio, santa Lucia, l angelo guardiano [1-69] IL SOGNO DI DANTE scesa la notte sulla valletta dei principi e Dante, poggiato sull erba e stanco per la faticosa salita, si addormenta. Quando è ormai quasi l alba il momento in cui secondo una leggenda già antica e poi medievale i sogni degli uomini più si avvicinano alla predizione ha una visione: un aquila scende dal cielo, lo afferra con i suoi artigli e lo porta in alto verso la sfera del Fuoco al punto che gli sembra di bruciare. Si sveglia improvvisamente e si accorge di non essere più nell Antipurgatorio accanto a Sordello, Nino Visconti e Corrado Malaspina: Virgilio gli spiega che è scesa dal Paradiso santa Lucia, lo ha sollevato e lo ha portato fin sulla prima cornice del Purgatorio, e che lui li ha seguiti. Il calore che Dante ha avvertito è quello della luce solare: è infatti sorto il Sole che ha illuminato il suo corpo, scaldandolo. ovvero l apertura della porta. Il guardiano celeste spiega di aver ricevuto da san Pietro quelle chiavi insieme alla raccomandazione di essere indulgente, aprendo più volentieri l accesso ai peccatori, anche se non dovessero essere completamente pentiti, piuttosto che tenendolo troppo chiuso per eccessivo rigore. L angelo infine fa entrare i pellegrini nel Purgatorio, avvertendoli di non girarsi mai indietro: Dante infatti racconta di sentire solo il suono dello stridere della porta che viene richiusa, prima che la sua attenzione venga richiamata da un coro di anime penitenti, accompagnate dal suono di un organo, che stanno cantando l inno Te Deum laudamus. Amos Nattini, L angelo guardiano, 1923. [70-145] LA PORTA DEL PURGATORIO E L ANGELO GUARDIANO Dante e Virgilio riprendono il cammino e trovano una porta, alla quale si accede per tre gradini di diverso colore. A guardia c è un angelo armato di spada: i due pellegrini ottengono il lasciapassare nel momento in cui dichiarano di essere stati indirizzati lì da una donna del cielo (santa Lucia). Dante osserva con attenzione i tre scalini: il primo è bianco come il marmo e talmente splendente che il poeta vede la propria immagine riflessa; il secondo è rosso scuro, tendente al nero, e costituito da pietra porosa e crepata; il terzo, infine, è rosso vivo come il porfido. Dopo che Dante, su suggerimento di Virgilio, chiede umilmente che la porta venga aperta, l angelo gli incide sulla fronte sette P, simbolo dei sette peccati capitali che il pellegrino dovrà purificare nella sua ascesa sul monte del Purgatorio. Estrae quindi da sotto la veste due chiavi, una d oro e una d argento: la prima serve a esaminare il peccatore e il suo pentimento, la seconda a concedere l assoluzione, 181