CANTO XXX Paradiso terrestre (VV. 1-81) Luogo Paradiso terrestre Tempo Mattina di mercoledì 13 aprile 1300 Personaggi Dante, Virgilio, Beatrice [1-21] LA PROCESSIONE SI FERMA: IL CANTO DEGLI ANZIANI I sette candelabri si fermano, i ventiquattro seniori si volgono verso il carro, uno di loro intona i versi del Cantico dei Cantici e tutti lo seguono, ripetendo poi le parole, riportate nel Vangelo, con cui Gesù venne accolto a Gerusalemme. [22-39] L APPARIZIONE DI BEATRICE Il Sole sorge in un cielo sereno e una nuvola di fiori, gettati dagli angeli, scende dall alto. Al suo interno Dante scorge una donna con la veste rosso fuoco, il velo candido e un manto verde; attraversato da un emozione violentissima, riconosce colei che è stata il suo grande amore: Beatrice. VII cornice (lussuriosi) [40-81] LA SCOMPARSA DI VIRGILIO E LA SEVERIT DI BEATRICE Dante si volta immediatamente verso la sua guida nel desiderio di comunicargli il sentimento che sta provando, ma si accorge che Virgilio non è più al suo fianco: il grande saggio ha compiuto la sua missione ed è tornato nel Limbo. Dopo averlo evocato affettuosamente per tre volte, Dante sta per commuoversi per la perdita del fidato duca, quando Beatrice lo chiama per nome e, ammonendolo, lo avverte che dovrà presto piangere per ragioni ben più gravi. La beata invita il poeta a fissarla e a riconoscerla; questi, che si vergogna dei propri peccati, dopo averla guardata, tiene gli occhi bassi e si sente come un figlio sgridato dalla madre, intimorito dall affetto che si esprime attraverso la severità. [82-145] IL RIMPROVERO DI BEATRICE Gli angeli, impietositi, intonano un inno a Dio (In te, Domine speram); il poeta prorompe in un pianto dirotto, vinto dalla durezza di Beatrice e dalla dolcezza del canto. La donna si rivolge agli angeli, con l intenzione esplicita di farsi udire anche dal pellegrino, spiegando il motivo del rimprovero. Per disposizione naturale e Grazia divina, Dante avrebbe potuto compiere mirabili cose; al momento della morte di Beatrice, invece, non più sostenuto dal suo esempio e dal suo sguardo, si era perso nella strada della perdizione. Non erano valsi neppure i sogni e le visioni con cui Beatrice aveva tentato di riportarlo sulla retta via: per questo era scesa nel Limbo pregando Virgilio di soccorrerlo nella selva oscura. Ora non sarebbero rispettate le disposizioni celesti (l alto fato di Dio) se prima Dante non avesse manifestato con pianto sincero e profonda contrizione il suo pentimento. Lorenzo Valles, L incontro tra Dante e Beatrice, 1889. 230