Destinato ai soli licei classici, <i>Palestra per l’Esame di Stato</i> è diviso in tre sezioni: nella prima si spiega in maniera schematica ed efficace in che cosa consiste la prova e come affrontarla nel miglior modo possibile; nella seconda si presenta una ricca batteria di prove (in solo latino, in solo greco e in doppia lingua); nella terza, infine, è inserito un prezioso repertorio che permette di ripassare velocemente le caratteristiche salienti dello stile e della poetica dei maggiori autori in prosa latini e greci.

La prova ministeriale - Che cos’è e come si affronta

Alla scoperta della prova

La struttura della nuova prova d’Esame

Obiettivi e valutazione della prova

Indicazioni di lavoro

Un esempio di prova bilingue

Chi ben comincia...: la lettura del testo

Il momento topico: la traduzione

Tornare sul testo: le risposte

Soluzione della prova

Palestra verso l’Esame - Mettersi alla prova con i testi

CLASSE TERZA

1. Prove di lingua e cultura latina

1.1 Cesare, De bello civili, Lo scontro finale a Farsàlo

Lavoriamo insieme – La sintassi

1.2 Cesare, De bello Gallico, Lo sbarco di Cesare in Britannia

1.3 Cornelio nepote, Vita di Attico, Attico conquista la stima degli Ateniesi

1.4 Sallustio, De Catilinae coniuratione, A Roma dilaga la corruzione

1.5 Cicerone, Ad familiares, La situazione è a un punto critico

Lavoriamo insieme - La contestualizzazione

2. Prove di lingua e cultura greca

2.1 Erodoto, Storie, Siamo prigionieri della necessità

2.2 Erodoto, Storie, Usanze dei Persiani

Lavoriamo insieme - Il lessico

2.3 Senofonte, Ciropedia, Ciro e Creso dialogano sulla felicità

2.4 Plutarco, Vita di Tiberio e Caio Gracco, Cornelia

2.5 Luciano, Storia vera, Questioni omeriche

Lavoriamo insieme - Fare una ricerca

3. Prove di lingua e cultura latina e lingua e cultura greca

3.1 Cornelio Nepote, De viris illustribus / Senofonte, Agesilao - Esempi di vecchiaia onorata

Lavoriamo insieme - Dal passato al presente

3.2 Cesare, De bello Gallico / Cassio Dione, Storia Romana - La presa di Avarico

3.3 Arriano, Anabasi di Alessandro / Curzio Rufo, Storie di Alessandro Magno - Alessandro e Poro

CLASSE QUARTA

1.1 Cicerone, In Verrem, La terribile vicenda di Gavio

1.2 Cicerone, Pro Archia, Cicerone e gli studi letterari

1.3 Cicerone, De officiis, Perché Cicerone si è dedicato alla filosofia

Lavoriamo insieme - I connettivi

1.4 Livio, Ab urbe condita, L’esercito di Annibale in vista dell’Italia

1.5 Livio, Ab urbe condita, I Peligni espugnano l’accampamento cartaginese

2.1 Tucidide, Storie, Temistocle in fuga chiede asilo al re persiano

2.2 Senofonte, Elleniche, Disperazione ad Atene alla notizia della sconfitta

2.3 Licurgo, Contro Leocrate, La perorazione della Contro Leocrate

Lavoriamo insieme - Il genere letterario

2.4 Lisia, Per Mantìteo, Non giudicate dall’apparenza!

2.5 Demostene, Per la corona, Demostene ha fatto tutto il possibile

3.1 Cicerone, De re publica / Platone, VII lettera - Otium e negotium

Lavoriamo insieme - I concetti chiave

3.2 Livio, Ab urbe condita / Polibio, Storie - Mutevolezza delle sorti umane

3.3 Tucidide, Storie / Sallustio, De Catilinae coniuratione - Il sovvertimento dei valori

CLASSE QUINTA

1.1 Seneca, De providentia, Valore delle avversità

1.2 Petronio, Satyricon, Un’avventura terrificante

1.3 Quintiliano, Institutio oratoria, Consigli per studiare

1.4 Tacito, Historiae, L’impero dopo la morte di Nerone

1.5 Apuleio, Metamorphoseon libri XI, Una terra incantata

2.1 Platone, Lachete, Socrate non smette mai di mettere alla prova i suoi interlocutori

2.2 Aristotele, Retorica, La giovinezza, età della speranza

2.3 Epicuro, Lettera a Meneceo, La vita è felice solo se è saggia

2.4 Polibio, Storie, I pericoli della discordia

2.5 Plutarco, Moralia, Fare politica è come fare filosofia

3.1 Cicerone, De finibus bonorum ac malorum / Aristotele, Metafisica - La conoscenza ha in sé la sua attrattiva

Lavoriamo insieme - Argomentare una tesi

3.2 Seneca, Epistulae morales ad Lucilium / Plutarco, Moralia - Vivere secondo ragione

3.3 Quintiliano, Institutio oratoria / Isocrate, Nicocle - Il valore della parola

3.4 Platone, Fedone / Minucio Felice, Octavius - In difesa del ragionamento

3.5 Aristotele, Etica Nicomachea / Seneca, Epistulae morales ad Lucilium - L’amicizia è una virtù

Repertorio degli autori - Sintesi per temi e stile

Autori latini

Cornelio Nepote

Cesare

Sallustio

Cicerone

Livio

Curzio Rufo

Seneca

Petronio

Tacito

Quintiliano

Apuleio

Minucio Felice

Autori greci

Erodoto

Tucidide

Senofonte

Licurgo

Lisia

Isocrate

Demostene

Platone

Aristotele

Epicuro

Polibio

Plutarco

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Palestra verso l Esame 2. Prove di lingua e cultura greca 2.1 Socrate non smette mai di mettere alla prova i suoi interlocutori Platone, Lachete PRIMA PARTE: traduzione di un testo in lingua greca Atene, anno 424/423 a.C. Due padri appartenenti a importanti famiglie ateniesi, Lisimaco e Melesia, preoccupati per l educazione dei figli, si rivolgono ai famosi generali Lachete e Nicia per avere consigli sull opportunità di avviarli all uso delle armi. I due generali coinvolgono Socrate, che imposta una discussione preliminare sulla competenza da parte di chi deve dare consigli sull educazione dei giovani: «Bisogna esaminare , egli dice, «se tra noi c è un tecnico della cura dell anima, il quale sia in grado di curarla bene e abbia avuto buoni maestri ; egli perciò invita Lisimaco a interrogare Lachete e Nicia sui maestri dai quali siano stati educati a prendersi cura dei giovani e su quali esempi abbiano di persone che con le loro cure siano diventati migliori. Allora Nicia avverte Lisimaco che proprio questa è la caratteristica di Socrate, coinvolgere in un esame di se stesso chi gli si avvicina per discutere di un qualsiasi argomento. PRE TESTO nicia   Lisimaco, mi sembra, per la verità, che tu conosca Socrate solo da parte del padre, e che tu non sia mai stato insieme a lui, e che lo abbia incontrato solo quando da bambino, mentre accompagnava il padre fra gli abitanti del demo o nel tempio o in qualche altra riunione del demo. Però è evidente che, da quando è diventato adulto, non ti sei più incontrato con lui. liSiMaco   Perché, Nicia? Classe V                                                                                                         ,            ,                                                        ,                                            ,                                               ,                                                                                    ,                                  ,                                              .                                                                         ,                                            . X                           ,                                                                                     ,                                                                                                            1                                    . POST TESTO Per me, dunque, l essere messo a prova (            ) da Socrate non è né inusuale, né sgradevole, ma già prima sapevo bene che il discorso, con Socrate presente, non sarebbe stato solo sui giovani, ma anche su noi stessi. Ti ripeto dunque che, da parte mia, nulla vieta che ci si intrattenga con Socrate nel modo in cui egli vuole. (trad. G. Reale) 1.        : il riferimento è al famoso detto di Solone                                 , «invecchio sempre imparando molte cose . 112 

Classe V 2. Prove di lingua e cultura greca SECONDA PARTE: risposta aperta a tre quesiti relativi alla comprensione e interpretazione del brano, all analisi linguistica, stilistica ed eventualmente retorica, all approfondimento e alla riflessione personale 1) Comprensione/interpretazione Che cosa capita, a detta di Nicia, a chi si trova a dialogare con Socrate? 2) Analisi linguistica e/o stilistica ai fini dell interpretazione Trova e trascrivi esempi della funzione predicativa del participio. Approfondisci il siLavoriamo insieme gnificato del verbo          e del nome         da cui deriva (   Il lessico, p. 49). Tra i valori che il dizionario suggerisce per     (evidenziato nel testo), qual è secondo te quello pertinente al contesto? ( Lavoriamo insieme   I connet­ tivi, p. 74). Classe V 3) Approfondimento e riflessioni personali Il Socrate platonico, parlando di sé nell Apologia (il discorso di autodifesa pronunciato nel 399 a.C. in tribunale), si descrive come un tafano messo dal dio a pungolare gli uomini della città perché prendano coscienza di sé: «Infatti, se mi condannerete a morte, non potrete trovare facilmente un altro, quale sono io, che sia stato posto dal dio a fianco della Città, come   anche se potrebbe sembrare piuttosto ridicolo a dirsi   al fianco di un grande cavallo di razza, che proprio per la grandezza è un po  pigro e ha bisogno di venir pungolato da un tafano. In modo simile mi sembra che il dio mi abbia messo al fianco della Città, ossia come uno che, pungolandovi, perseguendovi e rimproverandovi a uno a uno, non smetta mai di starvi addosso durante tutto il giorno, dappertutto  (trad. di G. Reale). Parti da questa autorappresentazione e dalle parole di Nicia che hai tradotto, per riflettere sul valore che ha nel metodo socratico il prendere coscienza di sé. 113 

Palestra per l'Esame di Stato: guida completa per il liceo classico con prove e ripasso degli autori latini e greci in prosa.