I GENERI Gli ultimi poemi epici dell antichità In seguito il genere epico non ebbe grande diffusione e riprese vita solo con Claudio Claudiano (IV-V secolo d.C.): non solo il De raptu Proserpinae, sul mito della figlia di Demetra rapita e portata negli Inferi da Pluto ne, ma anche i panegirici (discorsi di lode di generali o imperatori) sono delle perfette produzioni epiche, che rendono Claudiano uno dei maggiori poeti romani. questa, infatti, l epoca in cui, oltre al nascente genere cristiano, la poesia epica si concentra soprat tutto sulle lodi di grandi uomini; e al tramonto della romanità, quando ormai l impero d Occidente era col lassato e quello d Oriente tentava di riscattare i terri tori perduti, Corippo (VI secolo d.C.) scrisse l ultimo poema epico dell antichità: la Iohannis, composta per il generale Giovanni Troglita, che combatté contro i Mauri nel 546 d.C. L EPICA IN ET MEDIEVALE E MODERNA Alto e basso Medioevo Nel Medioevo la tradizione della poesia epica latina proseguì, raccogliendo e modificando l eredità roma na. Particolare successo ebbe la cosiddetta epica bi blica , che trasportava la materia religiosa, soprattut to cristologica, nelle forme proprie dell epos. Questo filone trova una delle espressioni più rappresentative nell opera di un poeta anonimo, forse tedesco, del XII secolo, tradizionalmente nota come Liber Eupolemii. Accanto alla produzione latina, nelle varie zone d Europa si vanno componendo epopee nelle lingue vernacolari. Nel Nord Europa si segnalano soprattutto Beowulf, il più antico poema delle letterature germani che, composto intorno al 700 d.C. in lingua inglese ar caica, e la saga dei Nibelunghi, il più ampio e famoso tra i cicli eroici germanici, narrato in varie opere tra il IX e il XII secolo. In Francia, a cavallo tra l XI e il XII seco lo, viene composta la Chanson de Roland: l opera narra le gesta di Orlando (o Rolando), uno dei paladini di Carlo Magno, e in particolare le vicende della batta glia di Roncisvalle, combattuta nel 778, nel corso della quale Orlando manifesta tutto il suo valore quando, durante un imboscata, suona il suo corno, l olifante, per avvisare il re del tradimento subito e si batte fino alla morte. In area iberica va riscordato il Cantar de mio Cid, poema composto nel XII secolo e incentrato sulle imprese del condottiero spagnolo Rodrigo D az di Bivar, meglio noto come Cid. 200 Il Rinascimento In Italia si deve attendere il Rinascimento per assistere a una rifioritura dell epica volgare, grazie a due gran di poemi cavallereschi: l Orlando furioso di Ludovico Ariosto (1474-1533), basato sulla materia cortese della Francia medievale; e la Gerusalemme liberata di Torquato Tasso (1544-1595), che racconta invece la prima crociata in Terra Santa, guidata da Goffredo di Buglione, argomento affrontato anche dal portoghese Lu s Vaz de Cam es (ca 1525-1580) con I Lusiadi. Con il Rinascimento termina, di fatto, l epica occi dentale nella sua forma tradizionale: un nuovo genere, il romanzo, ne prende progressivamente il posto come grande narrazione condivisa, mettendo sulla scena della letteratura non più esseri umani dotati di qualità eccelse (gli eroi, appunto), ma personaggi normali , dalle vicende e passioni comuni ; tramite fondamen tale tra la produzione epica e quella romanzesca è il primo romanzo moderno, il Don Chisciotte dello spa gnolo Miguel de Cervantes (1547-1616), il cui pro tagonista è un vecchio nobile di campagna che nella sua follia cerca vanamente di riportare in vita gli ideali eroici della cavalleria, in LEZIONE TRECCANI un epoca in cui quei va Il poema epico, dalla classicità lori non sono più attuali. al Rinascimento Gustave Doré, incisione per un edizione francese dell Orlando furioso, 1879.