L autore Orazio in breve Gli epòdi 5 e 17 sono due invettive contro Canidia, orrida fattucchiera attaccata da Orazio anche nella satira I, 8. Nell epòdo 5 Canidia è presa di mira per la sua malvagità: perduto l amore di Varo, suo vecchio amante, la fattucchiera decide di riattirarlo a sé con un rito magico. L epòdo 17 è, invece, una palinodia del primo, cioè una sorta di ironica ritrattazione delle accuse mosse a Canidia: il poeta si presenta come vinto dalle arti magiche della fattucchiera, ritira quanto aveva detto contro di lei nell epòdo 5 e tesse persino le lodi della potenza soprannaturale della strega. La critica ai falsi umili e ai parvenu Nella critica di costume rientrano gli epòdi 2 e 4 (à T2). Nel primo un lungo elogio della vita agreste è pronunciato da un ignoto personaggio, la cui identità è svelata soltanto alla fine, con effetto a sorpresa: a parlare è l usuraio Alfio, simbolo della falsa moda della vita semplice, ipocritamente perseguita in ambienti dominati dal lusso. Unitamente a questo tipo di critica sociale emerge nell epòdo l ideale di vita di Orazio, poi propugnato nelle Saturae, fondato sul rifiuto del benessere materiale e di qualsiasi eccesso (dall avarizia allo sperpero). Nel secondo l invettiva ha come bersaglio il prototipo del parvenu: un liberto che, arricchitosi fortunosamente e diventato cavaliere e tribuno militare, ha dimenticato le proprie umili origini. Orazio polemizza contro Gli epòdi erotici Di ispirazione più marcatamente alessandrina sono, invece, gli epòdi 11, 14 e 15, in cui Orazio tratteggia quadretti simulatamente malinconici e sofferti: nell epòdo 11 (à T4), dedicato a un amico di nome Pettio ed esemplato su un componimento archilocheo (il cosiddetto Primo epòdo di Colonia , fr. 196a West2), Orazio è combattuto fra il dolore per la conclusa relazione con Inachia e il brivido per una nuova fiamma d amore (il giovinetto Licisco); nell epòdo 14 Orazio si scusa con Mecenate per non avere portato a termine i giambi promessigli, a causa dell inattività a cui lo ha costretto una nuova passione d amore; nell epòdo 15 il bersaglio è una donna di nome Neèra, che ha tradito il poeta (à T5). Gli epòdi 11, 14 e 15 Invettive scherzose e temi politici Su giocose invettive sono incentrati gli epòdi 3 e 13. Nel primo il poeta rampogna Mecenate per avergli propinato un piatto a base di aglio, risultatogli indigesto; nell epòdo 13 formula un invito a banchetto paragonandosi a Chirone, il centauro che tentò di convincere l allievo Achille a sciogliere ogni affanno con il vino e il canto. Infine, a tematiche più strettamente politiche sono dedicati gli epòdi 7, 9 e 16. Nell epòdo 7 Orazio rimprovera duramente i concittadini, che continuano a pianificare guerre fratricide; il tono duro dei suoi richiami si lascia accostare all enfasi tipica di certi poeti greci arcaici, che con franchezza si rivolgevano alla propria comunità, esortandola al valore in vista delle battaglie. Nell epòdo 16, cronologicamente vicino al 7, Orazio si rivolge nuovamente ai cittadini In alcuni epòdi Orazio uno stile di vita eccessivo e dedito ai lussi ed elogia la vita dei campi, un esistenza semplice e misurata. introducono tematiche proprie del filone della poesia erotica, senza perdere, tuttavia, la componente dell invettiva e dell attacco personale. si dedica anche a considerazioni di natura politica e civile: nei componimenti 7 e 16 si rivolge ai concittadini, biasimandoli e invitandoli ad abbandonare lo Stato. Nell epòdo 9 traspare, invece, una nota di speranza. Pompeo Girolamo Batoni, Teti affida Achille al centauro Chirone, 1761. Parma, Galleria Nazionale. 221