Il contesto storico Dalla guerra civile al principato in breve condividere con Cleopatra. La situazione degenera rapidamente e la propaganda su entrambi i fronti si fa sempre più accesa e diffamatoria, con pesanti accuse reciproche. La battaglia di Azio Nel 32 a.C. si giunge al punto di rottura: allo scadere del triumvirato, Antonio chiede al Senato la ratifica del proprio operato in Oriente, ma Ottaviano ne impedisce l approvazione. Presentandosi come il difensore di Roma e dell Italia, egli riesce a far privare il rivale di tutti i suoi poteri e a far dichiarare guerra alla regina d Egitto. La battaglia decisiva avviene il 31 a.C. nelle acque di Azio, città sulle coste dell Epiro: a fare la differenza è l abilità militare di Marco Vipsanio Agrippa, fedele amico di Ottaviano, di cui ha più volte comandato gli eserciti, che sbaraglia la flotta di Antonio e Cleopatra, costringendo entrambi a fuggire. Nel 30 a.C., dopo alcuni mesi di resistenza in terra egiziana, persa ogni speranza, i due si suicidano. Eliminato il suo principale avversario, Ottaviano si trova a capo della res publica. Si ripete quanto accaduto pochi decenni prima con Giulio Cesare e Gneo Pompeo: il sistema di governo romano non è stato in grado di mantenere l equilibrio fra i principali protagonisti della vita politica; il potere si concentra nelle mani di pochi; uno scontro all ultimo sangue lascia al potere un unico vincitore. Contrariamente al suo padre adottivo, il giovane Cesare si rende conto ben presto che per consolidare la posizione raggiunta è necessario presentare sé stesso e la propria azione di governo sotto la luce della restaurazione degli antichi valori repubblicani romani. Con una lunga e paziente opera di mediazione, inevitabile a causa della scarsa fiducia di cui gode presso una parte del Senato e dell esercito, cerca dunque di bilanciare il rispetto formale delle leggi e delle tradizioni con la sua posizione di assoluta preminenza. Ottaviano vince lo scontro con Antonio e Cleopatra ad Azio (31 a.C.): diviene così padrone assoluto della res publica ma si presenta come il garante della legge e dei valori antichi. 5. Il trionfo di Augusto Augustus e princeps Per comprendere la linea politica che muove l azione di Ottaviano è forse il caso di partire dal 27 a.C., l anno in cui il Senato gli conferisce il titolo di Augustus. Questo appellativo, derivato dal verbo auge re ( accrescere ), ha il suo corrispondente nel greco sebastòs ( venerabile ) e sta a significare che la figura di Augusto assume un aura di sacralità: a lui, infatti, è dovuto il rispetto che si deve a un salvatore della res publica, in quanto ha ristabilito l ordine e la pace ponendo fine alle guerre civili. In quello stesso anno, inoltre, egli depone il potere straordinario assegnatogli nella guerra contro Cleopatra, conservando solo il controllo di quelle province che, per ragioni di sicurezza, richiedono ancora la presenza delle legioni; negli anni successivi, e fino al 23 a.C., mantiene il consolato. Così facendo Ottaviano, pur detenendo formalmente una magistratura ordinaria, possiede un potere che va ben oltre i limiti stabiliti dalle leggi a salvaguardia della res publica. Tale particolare condizione è perfettamente espressa dal termine princeps, a cui Augusto fa ricorso per definire il proprio ruolo. In precedenza adoperato per indicare il princeps senatus (ossia il membro più rispettabile del Senato, colui che prende la parola per primo e che per autorità e prestigio è il più influente fra i senatori), questo appellativo esprime con chiarezza quale sia la strada lungo cui Augusto intende esercitare il proprio potere: seguire formalmente le regole della res publica, forzandole quando necessario in virtù di una superiorità che è al di sopra della legge. Il modello, in fondo, rimane quello dell imperator, ossia del comandante vittorioso che, grazie al sostegno delle sue truppe, è in grado di condizionare la vita politica romana. Con Augusto, dunque, giunge a compimento il processo di trasformazione della repubblica che ha preso avvio, di fatto, già con le conquiste delle regioni affacciate sul Mediterraneo ai tempi delle guerre puniche. Ottaviano assume un aura sacrale con il titolo di Augustus (27 a.C.) e sceglie l appellativo di princeps per sottolineare la sua preminenza e il rispetto per le istituzioni repubblicane. 25