L ET DI AUGUSTO 25 30 35 40 45 50 55 i parvenus non meno dei patrizi. A che cosa ti è servito, Tillio, riprendere la striscia di porpora10 deposta a diventar tribuno? aumentata l invidia (minore, invece, se tu fossi rimasto privato cittadino). Appena qualcuno ha l audacia d allacciarsi le stringhe a metà polpaccio,11 e mette in mostra sul petto il laticlavio, sente subito domande come: «E questo chi è? e suo padre? . Se c è qualcuno che soffre del morbo di Barro,12 e tiene ad apparire un bell uomo dovunque metta piede, ecco che insinua nelle donne la curiosità di controllare i singoli dettagli: la sua faccia, le gambe, i piedi, i denti ed i capelli. Allo stesso modo, chi promette d occuparsi della sua città, dei suoi concittadini, dello Stato e dell Italia, dei santuari degli dèi, induce il mondo intero ad indagare, a porsi i soliti quesiti: chi sia suo padre, se per caso lo macchi la tabe d una madre ignota. «Tu, figlio di Dama il Siro o di Dioniso, tu osi far precipitare i cittadini dalla rupe o consegnarli a Cadmo? .13 «Ma Novio,14 mio collega, in teatro siede nella fila dietro la mia: è nelle stesse condizioni di mio padre . «E per questo ti senti al livello d un Paolo, d un Messalla?15 Novio, però, se s incrociassero nel Foro duecento carri e tre cortei di funerali in pompa magna, sovrasterebbe con la voce il frastuono dei corni e delle trombe: se non altro, ci affascina così .16 Ma torniamo a me, a questo figlio di padre liberto, al quale tutti, in quanto figlio di padre liberto, lanciano frecciate: oggi perché siedo alla tua mensa, Mecenate; ieri per il fatto che, tribuno,17 comandavo una legione di Roma. Ma sono privilegi ben diversi: una carriera, magari, mi potrebbe giustamente essere invidiata; non così la tua amicizia, tanto più che la prudenza ti fa optare per persone degne, immuni da colpevoli ambizioni. Non potrei considerarmi felice se la tua amicizia fosse stata un dono della sorte. E in effetti, il nostro incontro non è stato un colpo di fortuna: prima il buon Virgilio, poi Vario18 ti dissero chi ero. 10. Tillio striscia di porpora: personaggio altrimenti ignoto, di cui Orazio ricorda la perdita e il successivo recupero del diritto di sedere in Senato (la striscia di porpora è il laticlavio, cioè la banda rossa che decorava la parte anteriore della tunica indossata dai senatori). 11. a metà polpaccio: i calzari dei senatori si legavano con quattro cinghie fino a mezza gamba. 12. Barro: l identificazione non è sicura; potrebbe trattarsi di Betuzio Barro, celebre per aver violato tre Vestali nel 114 a.C. 270 13. Cadmo: il tribuno della plebe aveva il compito di far precipitare dalla rupe Tarpea i cittadini romani condannati a morte; Cadmo è il nome greco di un carnefice del tempo. 14. Novio: il tribuno che parla, un ex schiavo, si considera di condizione superiore al suo collega, Novio, a sua volta un ex schiavo, che a teatro siede nella fila dietro a lui (le file dei posti a teatro corrispondevano alle classi della gerarchia sociale). 15. d un Paolo, d un Messalla: due delle più antiche famiglie nobiliari di Roma: i Paoli, ramo della gens Aemilia, e i Messalla, ramo della gens Valeria. 16. ci affascina così: Novio è apprezzato dalla gente e fa carriera grazie alla sua voce potente. 17. tribuno: Orazio era stato tribunus mi­ litum nel 43-42 a.C., combattendo nell esercito del cesaricida Marco Bruto. 18. Virgilio Vario: sono loro a riconoscere in Orazio le qualità di un potenziale amico di Mecenate. Vario Rufo fu autore di una tragedia dal titolo Thyestes, andata in scena nel 29 a.C.