PERCORSI TEMATICI 65 Giove, quando corruppe col bronzo l età aurea, e poi indurì la bronzea col ferro,5 riservò quei lidi ad una gente pia, che vi abbia scampo fortunato: io lo predico. (trad. C. Carena, con adattamenti) 5. indurì la bronzea col ferro: riferimento al mito delle età, che nella versione riportata da Esiodo ne Le opere e i giorni (VIII sec. a.C.) erano cinque: dell oro, dell argento, del bronzo, degli eroi e del ferro. Orazio ne menziona soltanto tre: dell oro, del bronzo e del ferro. Proprio ad alcuni degli «eroi vissuti nella quarta età erano riservate, nel racconto di Esiodo, le «isole dei beati , delle quali Orazio fa invece la sede degli «uomini pii (vv. 63 e 66), riprendendo una tradizione propria già della religione orfica. DI TESTO IN TESTO Sempre più di frequente, nel mondo delle società tecnologiche, si parla di metaverso. Il metaverso è un universo virtuale dove l utente, servendosi di un avatar, cioè un gemello virtuale, agisce e comunica con altri avatar in un mondo fittizio, dove può vivere una seconda vita, parallela a quella reale. L idea è stata ispirata dal romanzo Snow crash di Neal Stephenson, del 1992, ed è ripresa anche nel romanzo Ready Player One di Ernest Cline (2010), adattato per lo schermo da Steven Spielberg nell'omonimo film del 2018, nel quale si racconta di come, in un futuro non molto lontano, la Terra sia diventata invivibile a causa dell inquinamento e della sovrappopolazione, e le persone sfruttino un mondo virtuale, OASIS, per avere l occasione di una seconda vita. FINO A TE Dopo esserti documentato sul concetto di metaverso, rifletti sulle analogie fra una realtà virtuale migliorata e il pensiero oraziano delle «isole dei beati : che cosa induce gli esseri umani a cercare rifugio in un mondo immaginario, che soddisfi i loro desideri e le loro aspirazioni? Perché, secondo te, una persona decide di non cercare di soddisfare quei desideri e quelle aspirazioni nel mondo reale? Discutine in classe con compagni e compagne, confrontando le vostre esperienze e conoscenze in materia. T3 Caelum, non animum, mutant qui trans mare currunt Orazio Epistole I, 11 Il desiderio, il bisogno di un altrove possono essere espressione di un inquietudine privata, dell insoddisfazione per la propria vita o addirittura del fastidio che si prova per sé stessi (il sibi displicere, essere scontenti di sé , analizzato da Seneca nel trattato De tranquillitate animi). Oppure si può desiderare l altrove per appagare l aspirazione a un ritiro in un luogo remoto e isolato, lontano dalle preoccupazioni, dai dispiaceri e dai conflitti della vita sociale. La continua ricerca di luoghi sempre nuovi siano essi splendide città ricche di tesori e monumenti oppure, viceversa, villaggi sperduti e pressoché deserti si rivela, tuttavia, inefficace a raggiungere quella tranquillità che solo l «animo equo (v. 30) è in grado, dovunque ci si trovi, di procurare: è quanto scrive Orazio all amico Bullazio, che aveva appena visitato le città della Grecia insulare e dell Asia Minore, in un epistola nella quale «il confronto tra diversi luoghi e paesi è soprattutto occasione di introspezione e riflessione morale (A. Cucchiarelli). 360
T3 - Caelum, non animum, mutant qui trans mare currunt (Orazio, Epistole I)