L ET DI AUGUSTO in breve LEZIONE TRECCANI 1. La vita Tibullo Tutto ciò che sappiamo della vita di Albio Tibullo è quanto si legge in una biografia antica, trasmessa insieme alle sue opere in alcuni manoscritti e derivata probabilmente dalla sezione sui poeti (De poetis) del De viris illustribus di Svetonio (storico e biografo di età imperiale). A questa si aggiunge ciò che si ricava dalle sue elegie e ciò che scrivono di lui i poeti suoi contemporanei: Domizio Marso (autore di una raccolta di epigrammi intitolata Cicuta e membro probabilmente del circolo di Mecenate), Orazio e Ovidio. Tibullo è un esponente Il circolo di Messalla Tibullo nasce forse tra il 55 e il 50 a.C. nel Lazio rurale (si pensa del circolo di Messalla, alle cittadine di Gabii o di Pedum) in un agiata famiglia del ceto equestre. Si lega per tutta importante uomo la vita in un rapporto di amicizia e protezione a Marco Valerio Messalla Corvino (64 a.C.politico e di cultura che raccoglie attorno a sé 8 d.C.), celebre generale e uomo politico ma anche poeta, oratore ed erudito, attorno al poeti e letterati. quale si raccolgono molti poeti, tra cui Ovidio, in quello che è noto come il circolo di Mes- salla e che si affianca, e in parte si contrappone, al circolo di Mecenate (à p. 35). Tibullo accompagna Messalla in alcune spedizioni militari: la missione in Aquitania (30 a.C.), che nel 27 a.C. vale al generale l onore del trionfo (celebrato dal poeta nell elegia I, 7), e un altra in Oriente, che però il poeta deve abbandonare a causa di una malattia (come racconta nell elegia I, 3 à T3). Pubblicato il primo libro La produzione e la morte prematura Intorno al 25 a.C. Tibullo pubblica il primo libro di elegie (intorno delle elegie (iniziato probabilmente già qualche anno prima), grosso modo nello stesso peal 25 a.C.), Tibullo riodo nel quale viene pubblicato anche il primo libro dell altro grande poeta elegiaco latino, muore prematuramente Properzio. Molto probabilmente Tibullo sta ancora lavorando al secondo (assai più breve e prima di aver completato il secondo. verosimilmente incompiuto) quando muore, poco tempo dopo Virgilio e quindi alla fine del 19 o nei primi mesi del 18 a.C., di una morte certamente prematura. La scomparsa di Tibullo colpisce molto i contemporanei: a essa dedicano dei versi Domizio Marso (un epigramma) e Ovidio (l elegia III, 9 degli Amores à p. 442). VIVA VOX L EPISTOLA POETICA DI ORAZIO A TIBULLO Orazio offre un famosissimo ritratto dell amico poeta nell epistola I, 4, scritta tra il 23 e il 20 a.C. Se ne ricava l impressione di un individuo che conduce un esistenza appartata e incline alla malinconia, dedita soprattutto alla composizione poetica e alla meditazione filosofica. Albio, giudice schietto delle mie satire,1 che penserò mai che tu faccia ora nella regione pedana?2 che tu scriva versi, da oscurare i volumi di Cassio Parmense?3 1. giudice schietto delle mie satire: Tibullo aveva probabilmente dato un giudizio sincero sull opera di Orazio, le Satire. 2. regione pedana: cioè di Pedum, antica città del Lazio. 3. Cassio Parmense: uno dei congiurati uccisori di Cesare e autore di tragedie ed elegie di cui non è rimasta traccia. 4. scarsella: borsello per il denaro. 368 o che in silenzio ti apra a stento la via tra le selve salubri, meditando ciò che s addice all uomo savio e onesto? Tu non sei già un corpo senza intelletto. Gli dèi ti hanno concesso la bellezza, gli dèi le ricchezze e l arte di goderne. Che può implorar di più per il suo caro pargolo l affettuosa nutrice? Che abbia senno, e sappia esprimer ciò che sente, e che gli tocchino d avanzo la benevolenza, la reputazione, la salute, con la buona tavola e la scarsella4 piena. Fra le speranze e le ansie, fra i timori e gli sdegni, tu fa conto che ogni giorno che spunta sia l ultimo per te: sopravverrà gradita l ora che non si attende. Se vuoi farti buon sangue, vieni a visitarmi, e mi troverai grasso e netto, con la pelle ben tirata, come un porcello del gregge di Epicuro. (trad. D. Bo, con adattamenti)