L autore Tacito in breve 2. Le opere Le opere minori Sono giunte fino a noi cinque opere di Tacito. Tre sono di estensione relativamente limitata e risalgono alla prima fase della sua produzione letteraria: il De vita et moribus Iulii Agricolae, più comunemente noto come Agricola, è una biografia del potente suocero Giulio Agricola, pubblicata nel 98 d.C. Allo stesso anno risale con ogni probabilità anche il De origine et situ Germanorum, più spesso indicato col semplice titolo di Germania, una breve opera a carattere etnografico dedicata ai popoli che vivevano nella cosiddetta Germania Magna, vale a dire nel territorio a oriente del Reno, non sottomesso all impero. Il Dialogus de oratoribus, scritto intorno al 102 d.C., è un dialogo sul modello ciceroniano che si interroga sulle cause della decadenza della grande oratoria nella Roma imperiale. Le opere minori di Le due opere maggiori Ben altro respiro hanno le due opere storiografiche principali, His toriae e Annales, che però non si sono conservate per intero. Le Historiae, pubblicate intorno al 110, raccontavano il periodo dalla morte di Nerone a quella di Domiziano (69-96 d.C.): se ne conservano i primi quattro libri, parte del quinto e alcuni frammenti di tradizione indiretta. Gli Annales (la cui data di stesura resta incerta, ma ai quali Tacito dovette lavorare fino alla morte), composti dopo le Historiae, coprivano però il periodo storico precedente a queste ultime, ab excessu divi Augusti (dalla morte di Augusto, nel 14 d.C.) alla morte di Nerone (68 d.C.): ci restano i libri I-IV, parte del V, l intero VI, parte dell XI, i libri XII-XV integri e l inizio del XVI. Le opere maggiori, Quanti libri per Historiae e Annales? Data la trasmissione soltanto parziale delle due opere, è difficile dire da quanti libri fossero composte originariamente: c è chi ha ipotizzato una suddivisione rispettivamente in dodici libri per le Historiae e diciotto per gli Annales, o ancora in quattordici e sedici, come sembra suggerire anche la tradizione manoscritta. Quel che è sicuro è che le due opere, pubblicate separatamente, vennero a un certo punto accorpate insieme a formare un unica narrazione continua in trenta libri dalla morte di Augusto a quella di Domiziano, vale a dire con gli Annales prima delle Historiae (in ordine dunque inverso rispetto a quello della composizione). C è incertezza sul Tacito sono l Agricola (98 d.C.; biografia di Giulio Agricola), la Germania (98 d.C.; opera etnografica sulla Germania Magna) e il Dialogus de oratoribus (102 d.C.; dialogo sulla decadenza dell oratoria). conservate solo parzialmente, sono le Historiae (storia del periodo dalla morte di Nerone a quella di Domiziano) e gli Annales (dalla morte di Augusto a quella di Nerone). numero di libri delle singole opere maggiori; gli Annales furono comunque anteposti alle Historiae per formare un unica narrazione cronologica in trenta libri. L AGRICOLA Una biografia del suocero La prima opera di Tacito, pubblicata nel 98 d.C., è il De vita et moribus Iulii Agricolae, una biografia encomiastica in 46 capitoli del suocero dello storico, uomo politico di spicco e comandante militare di prima grandezza che si era distinto in particolare nella conquista della Britannia ed era poi morto in circostanze sospette nel 93 d.C., in seguito al suo rientro a Roma. La fine di Agricola, motivata forse proprio dalla crescente gelosia dell imperatore, deve aver indotto il futuro storico a un iniziale cautela: non è certo un caso che Tacito abbia deciso di intraprendere la sua carriera letteraria soltanto dopo la fine del principato del tiranno Domiziano, quando il clima di rinnovato ottimismo suscitato dai nuovi imperatori Nerva (96-98 d.C.) e Traiano (98-117 d.C.) tornava a favorire una maggiore libertà di espressione in ambito politico e culturale: e l Agricola si apre proprio con un confronto tra il presente e il recente passato (capitoli 1-3), con la condanna del regime domizianeo e l elogio dei nuovi imperatori, grazie ai quali finalmente si torna a respirare (Nunc demum redit animus, capitolo 3). L Agricola, biografia del suocero di Tacito distintosi nella conquista della Britannia e poi morto in circostanze sospette, si apre con una critica al principato di Domiziano e un elogio di Nerva e Traiano. PLUS Il genere dell Agricola 491