Il fantastico e l orrore L Odio è un ubriaco in fondo ad una taverna che sente la sua sete rinascere dal vino 11 e moltiplicarsi come l idra di Lerna. Ma i lieti bevitori sanno da chi sono vinti, mentre l Odio è votato al destino malevolo 14 di mai potersi addormentare sotto il tavolo. (Charles Baudelaire, La botte dell odio, in I fiori del male, trad. L. Frezza, Rizzoli, Milano 1985) FINO A TE Molti studiosi hanno notato come Baudelaire sia stato influenzato dalla lettura del Bellum civile di Lucano. Lo si deduce dalla ripresa ossessiva dei temi della morte e della decomposizione dei cadaveri, come avviene nella lirica qui proposta, La botte dell odio, in cui la Vendetta, come la strega Erichto, resuscita i morti per infierire orrendamente su di loro. Dopo aver letto attentamente il testo di Lucano e il sonetto di Baudelaire, mettili a confronto e scrivi un breve commento evidenziando come il poeta francese riesca ad attualizzare il mito di Erichto e a riferirlo alla tormentata realtà sociale della Francia del suo tempo. T5 La trasformazione in essere umano Apuleio Metamorfosi, XI, 13 Nell ultimo libro delle Metamorfosi di Apuleio, al protagonista Lucio, trasformato in asino nelle fasi iniziali del racconto, compare in sogno la dea Iside, che gli preannuncia che il giorno dopo, durante una processione in suo onore, egli potrà tornare uomo: il sacerdote, anche lui avvertito in sogno dalla dea, porterà una corona di rose e Lucio dovrà mangiarne qualcuna. Nel seguente brano la profezia si realizza e la metamorfosi inversa, da animale a uomo, avviene in un atmosfera di mistica religiosità, caricandosi di evidenti significati allegorici. un caso, dunque, in cui l elemento fantastico è anche (o, forse, innanzitutto) un simbolo della condizione umana, che può facilmente regredire a uno stato animalesco , ma da quest ultimo può anche tornare a elevarsi e realizzarsi compiutamente proprio grazie alle esperienze affrontate, come suggerisce il sacerdote di Iside rivolgendosi a Lucio tornato essere umano: «L esuberanza della tua giovane età ti ha fatto scivolare nel volgare asservimento delle passioni, e hai pagato cara davvero la tua maledetta curiosità. Ma ad ogni modo la cieca fortuna, nel tormentarti così in questi gravi pericoli, pur nella sua crudeltà ti ha alla fine condotto a questa beatitudine della religione (XI, 15, trad. M. Cavalli, con adattamenti). 5 10 Il sacerdote, anch egli avvisato dall oracolo notturno, come mi resi subito conto, si accorse con religioso stupore che l incarico ricevuto concordava con ciò che stava avvenendo, e allora a un tratto si fermò, tese la destra, e mi offrì, proprio davanti alla bocca, la corona di rose. E io, tremante, col cuore che mi batteva forte, afferrai avidamente la ghirlanda che splendeva di rose e, ansioso che la promessa si compisse, ansiosamente la divorai. E il cielo subito mi esaudì: di colpo il mio deforme e bestiale aspetto sparì. Dapprima cadde l ispido pelo; poi il duro cuoio diventò pelle fine; la gonfia pancia si incavò e dall unghia degli zoccoli vennero fuori le dita dei piedi; le mani non furono più piedi, e si alzarono come prima per compiere le loro funzioni; il lungo collo si accorciò; il volto e la testa si arrotondarono; le orecchie enormi tornarono piccole come prima; i denti grossi come sassi ripresero dimensione umana; e per ultimo, cosa che più di tutto mi aveva tormentato, la coda sparì. Tutta la gente osservava piena 673
T5 - La trasformazione in essere umano (Apuleio, Metamorfosi)