DAL TARDOANTICO AL MEDIOEVO APPENDICE La letteratura tra V e VIII secolo: l alba del Medioevo in breve 1. Il V secolo Il sacco di Roma del Il sacco di Roma Durante il V secolo la geografia politica e sociale della pars Occidentis 410 d.C. a opera dei dell impero subisce cambiamenti profondi: l indebolimento delle frontiere e la mancanza Visigoti guidati da Alarico di un sistema di controllo stabile rendono possibile per le popolazioni barbare la penetranon comporta solo zione a Occidente nel territorio romano. L area più esposta è inizialmente quella italiana, devastazioni, ma ha conseguenze anche e sottoposta alla pressione dei Visigoti, i quali, costretti a migrare dalle terre di origine a soprattutto culturali: ci si causa della pressione degli Unni, invadono il Nord Italia, entrando nella penisola sotto la chiede infatti come poter guida di Alarico, dopo numerosi contatti e scontri con l impero, arrivando a saccheggiare vivere nella nuova realtà e convivere con i barbari; Roma nel 410 d.C. (à pp. 714-715). e, a fronte dell incertezza Le conseguenze del sacco di Alarico sono enormi sul piano delle reazioni di pagadel presente, anche ni, cristiani, uomini di potere e cittadini comuni, poeti e storici, in Occidente come in la letteratura cerca soluzioni differenti. Oriente. Da questo momento in poi, fino alla seconda metà del secolo, la riflessione che PLUS Incertezza del presente e reazione dei poeti 796 si impone al sentire collettivo è sul perché si sia verificato un evento simile; ci si chiede anche quale sarebbe stato il destino dei Romani e che tipo di rapporto avrebbe potuto instaurarsi sia a livello politico e sociale, sia a livello culturale e nella vita quotidiana fra Romani e barbari. Ciò implica anche il tentativo di comprendere la figura del barbaro per far fronte al problema più urgente: quello della convivenza con l invasore. Non si tratta infatti solo della situazione dell Italia e dei Visigoti ma, a macchia d olio, tutta la pars Occidentis dell impero subisce profondi cambiamenti politici, sociali, amministrativi. In aggiunta a ciò, le condizioni di vita nelle differenti zone dell impero (più o meno corrispondenti alle antiche provinciae) diventano pessime, sia per le violenze e le devastazioni perpetrate dai barbari, sia per i soprusi, soprattutto fiscali, messi in atto dai vecchi possessori aristocratici romani. La portata drammatica di questi avvenimenti è tale da influenzare la produzione letteraria del periodo, che da una parte si dedica alla ricerca intellettuale-erudita e al dialogo con le figure di potere, facendosi portavoce nell attualità dei valori e della presenza delle élite, dall altra si ripiega sulla rievocazione nostalgica di un passato percepito come ormai irrimediabilmente perduto o sulla cristiana speranza di una salvezza ultraterrena che sia capace di lenire l incertezza del presente.
APPENDICE - La letteratura tra V e VIII secolo: l’alba del Medioevo