3. Il lavoro, ieri oggi domani L Italia, recita il primo articolo della nostra Costituzione, «è una Repubblica fondata sul lavoro . Ma quale lavoro? Per millenni la maggior parte degli abitanti della penisola è vissuta coltivando la terra, allevando animali o pescando. olo nel Novecento l Italia si è trasformata da paese contadino in paese industrializzato: un cambiamento che ha stravolto le città, cresciute a dismisura per accogliere i lavoratori giunti dalle campagne, in cerca di una vita migliore. Ma a modificarsi sono state le stesse abitudini dell esistenza quotidiana: le sirene delle fabbriche nel secondo Novecento hanno scandito il ritmo delle giornate per milioni di italiani. Ancora oggi l Italia è la settima potenza industriale del pianeta. Negli ultimi decenni però il numero di operai è andato drasticamente calando. Nel contempo è cambiata la tipologia dei contratti: mentre in passato di norma si veniva assunti a tempo indeterminato, oggi prevalgono i rapporti a breve e medio termine. Quella del cosiddetto precario è una condizione diffusa, che troppo spesso implica uno sfruttamento, come osserva il sociologo Marco Omizzolo analizzando la realtà dei riders ( T1). Siamo alle prese con forme di lavoro sempre più numerose, complesse, flessibili, difficili da tutelare. Il dilagare della pandemia ha inoltre determinato un accelerazione nel ricorso al lavoro a distanza: una rivoluzione sul piano dell organizzazione sociale, sulla quale propone puntuali riflessioni l esperta di comunicazione Annamaria Testa ( T2). La società cambia velocemente, ed è difficile prevedere cosa accadrà domani, come ha tentato di fare la giornalista Milena Gabanelli in un articolo nel quale sottolinea l importanza della web economy ( T3). probabile che il diffondersi delle nuove tecnologie finisca con l erodere ulteriori posti di lavoro, perché si moltiplicheranno le mansioni che macchine e computer saranno in grado di svolgere meglio dell uomo, e a un prezzo inferiore. Quella che un tempo era la regola svolgere lo stesso mestiere dall adolescenza all età della pensione sta diventando un eccezione. Potrebbe calare anche il numero delle ore settimanali di lavoro. Ma i salari saranno sufficienti a condurre una vita dignitosa? Forse una soluzione potrebbe venire dal cosiddetto reddito di cittadinanza . Certo, il giorno in cui buona parte della popolazione vivrà grazie a una somma erogata dallo Stato, l Italia non sarà più una Repubblica fondata sul lavoro. S 247