Versi da ascoltare GUIDA ALLA LETTURA Un meccanismo semplice ma efficace L autore enumera una serie caotica di chi presentando diverse persone impegnate in azioni disparate, senza chiarire i rapporti tra di loro: non si arriva mai a una proposizione principale, la struttura sintattica non si conclude e il senso rimane, a prima vista, indeterminato. Con questa singolare trovata espressiva, come scattando una serie di istantanee, Rino Gaetano passa in rassegna la società italiana del suo tempo: guardandosi attorno come fosse un fotoreporter, fissa nei suoi versi la realtà che lo circonda. C è chi fa questo e c è chi fa quello , dice la canzone, che ci restituisce dal vivo il complesso dei desideri e delle necessità, dei bisogni e delle aspirazioni, dei vizi e delle debolezze degli italiani. Un enciclopedia del decennio Grazie alle tessere di questo puzzle composito di storie e condizioni umane, il cantautore tratteggia un ritratto del nostro paese in un decennio cruciale della sua storia, quale quello degli anni Settanta, segnato da importanti cambiamenti economici, politici, sociali, ma anche da conflitti, contraddizioni e problemi irrisolti. Il testo da una parte evidenzia le difficoltà economiche di quelli che faticano a trovare lavoro o mangiano solo una volta (v. 4) al giorno; dall altra sottolinea la spensieratezza dei pochi, che possono permettersi beni di lusso come la barca (v. 39). Sullo sfondo, non traspare però uno spensierato ottimismo, ma al contrario la rabbia vissuta in quel periodo storico da migliaia di giovani e lavoratori, che Gaetano traduce negli slogan della contestazione sui muri (v. 36) delle città e nella violenza delle rapine e della lotta (v. 22) armata del terrorismo. Allegria e amarezza Certo, quando leggiamo il testo di una canzone possiamo cogliere solo una parte delle sue suggestioni. Le parole vanno sempre messe in relazione alla linea musicale, al ritmo, alla melodia, alla sonorità che enfatizzano aspetti che ovviamente la semplice lettura non può valorizzare. Gran parte dell effetto di Ma il cielo è sempre più blu si basa sulla divergenza tra un ritmo facile e cadenzato, che pare appartenere a una canzonetta disimpegnata, e il significato delle immagini proposte, che rivelano intenzioni serie e meno superficiali di quel che può sembrare. A ciò va aggiunta l interpretazione della voce ruvida dell artista, capace di rivelare, nell intonazione disarmonica e graffiante, sfumature sarcastiche e irriverenti. Anche senza l ascolto, però, il testo in sé sa comunicare il dissidio generato da questa disarmonia: il ritmo saltellante dei versi, accentuato da numerose rime interne e assonanze ripetute, finisce così per stridere con una rappresentazione, al tempo stesso ironica e amara, della realtà, tanto più dolorosa quanto ignorata o negata dal banalizzante conformismo imperante. Proprio questa singolare mescolanza emotiva rende affascinante la canzone, che sa sbeffeggiare le velleità di chi insegue vaghi sogni di gloria (v. 2), si sdegna per la furbizia criminale di chi ruba pensioni (v. 3), denuncia le precarie condizioni di chi vive in baracca (v. 1). Come un moderno giullare, Rino Gaetano addita, con leggerezza e disincanto, le incongruenze della società e indica, nel cielo sempre più blu del ritornello, l illusione di felicità alla quale tutti i suoi personaggi, ciascuno a modo suo, aspirano. 369