POESIA Gli autori UNIT 1 Ninon, nel 1925 e Antonietto nel 1930. Nel frattempo la famiglia si trasferisce a Marino, sui colli romani, dove il poeta passa anni duri, per la difficoltà a trovare un lavoro soddisfacente. Prova un bisogno d ordine e di disciplina che lo induce ad aderire al fascismo, del quale apprezza le componenti antiborghesi. Si riavvicina inoltre alla religione. La sua fama si consolida con l uscita dell Allegria (1931), dove convergono le poesie della prima fase, e di Sentimento del tempo (1933), una raccolta che segna una nuova fase, caratterizzata dall avvicinamento del poeta alla fede religiosa e da un ritorno a forme metriche e lessicali più tradizionali. Intensifica l attività di conferenziere e reporter di viaggio sino al 1936, quando accetta l offerta dell Università di San Paolo del Brasile, che gli propone la cattedra di Letteratura italiana. Resta in Brasile sei anni, subendo nel 1939 la terribile perdita di Antonietto, a causa di un appendicite. Torna in Italia nel 1942, come docente di Letteratura italiana moderna e contemporanea alla Sapienza di Roma. La maturità Conserva il ruolo anche dopo la guerra, fino al pensionamento per limiti d età nel 1958, anno funestato dalla perdita della moglie Jeanne. Ungaretti continua nel frattempo a pubblicare raccolte poetiche: al Dolore (1947) fa seguito La Terra Promessa (1950) e Un grido e Paesaggi (1952). La sua fama è internazionale, tanto da far sperare nel premio Nobel, che nel 1959 viene invece assegnato a Salvatore Quasimodo. In tarda età continua a viaggiare non solo in Italia ma anche in Europa, Asia e America. Segue con interesse tutte le novità culturali: nel 1968 è a fianco dei giovani che protestano nelle piazze rivendicando una società più giusta e libera. Durante un impegnativo viaggio negli Stati Uniti, nell inverno del 1970, si ammala gravemente ai polmoni. Muore a Milano nel giugno dello stesso anno. 2. L ALLEGRIA La vicenda editoriale 386 Ungaretti nel 1968, durante le proteste studentesche a Venezia. Nell Allegria confluisce la produzione poetica giovanile di Ungaretti, a conclusione di una storia lunga e tormentata. Il primo libro dell autore, Il porto sepolto, esce verso la fine del 1916. Raccoglie 32 poesie, opera di un soldato semplice semisconosciuto: eppure quel manipolo di versi, stampati in 80 copie appena, è destinato a cambiare la storia della poesia italiana. Ungaretti racconta poi di averli scritti in trincea, nelle pause del servizio, su cartoline, vecchi giornali, angoli di lettere, e persino sugli involucri dei proiettili, conservandoli poi nel tascapane. Il titolo si spiega con il riferimento a un antico porto sommerso nel mare dinanzi ad Alessandria