Rappresentazione teatrale della tragedia Filottete di Sofocle. Merida (Spagna), 2018. 2. DALLA TRAGEDIA CLASSICA A QUELLA MODERNA La tragedia greca Maria Callas interpreta Medea nell omonimo film di Pier Paolo Pasolini, 1969. La tragedia nasce nella Grecia antica ed è inizialmente collegata alle Dionisie, cerimonie religiose in onore del dio del vino e della fertilità, in occasione delle quali venivano rappresentate opere di diversi autori in competizione per l assegnazione di un premio. A tali competizioni si lega probabilmente l origine stessa del termine tragedia , dal greco tragoid a, che signi ca canto per il capro : alla stregua di veri e propri riti religiosi, infatti, i canti si concludevano con il sacri cio di un capro; un altra interpretazione fa risalire invece l etimologia della parola alla pelle animale indossata dagli attori durante le recite. Intorno al V secolo a.C., quando Atene raggiunge il massimo splendore, la tragedia diventa un genere artistico, pur mantenendo ancora il carattere sacro delle origini. M Molte opere, infatti, affrontano argomenti tratti dalla mitologia; anche i personaggi o sono per lo più eroi, dèi o gure illustri, appartenenti a famiglie nobili. o Un destino immutabile li conduce al sacri cio e alla morte violenta: dolori, disgrazie e la catastrofe nale (così viene de nito lo scioglimento o tragico della vicenda) che li attendono vengono vissuti dagli spettatori con partecipazione; non a caso, la messinscena tende a sottolineare la verosimiglianza dei fatti rappresentati. Gli autori più importanti della tragedia greca sono Eschilo (525 ca.456 a.C.), che sviluppa il tema mitologico; Sofocle (497 ca.-406 a.C.), 4 il quale si focalizza su azioni e passioni di personaggi in lotta contro l avversità del fato ( T1, p. 439); Euripide (480-406 a.C.), le cui gure esibiscono psicologie fragili e complesse. 437