Mario Mafai, Maschera e cilindro, 1940. Firenze, Raccolta Alberto Della Ragione. I grandi interpreti I padri del dramma moderno, a cavallo fra Ottocento e Novecento, sono considerati il norvegese Henrik Ibsen (1828-1906) e il russo Anton echov (1860-1904). Un altro autore fondamentale è Luigi Pirandello (1867-1936), che declina con amaro umorismo un universo nel quale la forma e l apparenza prevalgono sulla vita e sull autenticità. Incapaci di trovare un identità definita, i suoi personaggi evidenziano la debolezza dell uomo contemporaneo: in un mondo dominato dal relativismo, non si può più avere alcuna certezza, degli altri come di se stessi. I protagonisti dei drammi pirandelliani si esprimono così attraverso comportamenti grotteschi e inverosimili in ciò si coglie un elemento di distanza dal realismo tipico del dramma borghese e si trovano ingabbiati entro il sistema delle regole sociali, imposto dal perbenismo dilagante. Ognuno recita una parte voluta dagli altri, indossando una maschera che lo rende riconoscibile e gli consente di vivere nel ruolo che la società gli ha assegnato ( T1, p. 475). 2. LA SPERIMENTAZIONE NOVECENTESCA Le avanguardie L affermazione delle avanguardie storiche (Futurismo, Dadaismo, Surrealismo) determina un radicale cambiamento della rappresentazione teatrale: lo spazio scenico viene dissolto, il pubblico è coinvolto in modo diretto e i linguaggi vengono rivoluzionati aprendosi alla dimensione irrazionale del sogno. 473