Il melodramma La crisi di un genere Il programma di rinnovamento espressivo messo in atto dall Arcadia non si limita alla produ zione lirica, ma investe anche quella drammatica. L attenzione si concentra in particolare sul melodramma, che, divenuto popolare nel corso del Seicento, è ora sottoposto a critica per l inverosimiglianza dei testi, la commistione di elementi comici e tragici e soprattut to la prevalenza accordata alla musica e al canto a discapito del testo poetico (il libret to). Il rilancio e la nobilitazione del genere, secondo gli Arcadi, devono prevedere una sua profonda revisione, che conferisca serietà ai contenuti amorosi, eliminando le scene buffe con cui si cercava di allettare il pubblico, e limiti il protagonismo virtuosistico dei cantanti. La discussione sul rinnovamento Non mancano, in questo dibattito, posizioni radicali: letterati influenti quali Gian Vincenzo Gravina e Ludovico Antonio Muratori propongono addirittura di abolire il genere, ritenen dolo irrimediabilmente contaminato dal cattivo gusto barocco. Altri si adoperano invece per riformarlo attraverso la riproposizione di contenuti eroici e tragici. I tentativi più impor tanti intrapresi in questa direzione sono quelli del veneziano Apostolo Zeno (16681750), librettista di corte a Vienna e autore di testi ispirati alle virtù di personaggi storici esemplari, e soprattutto del romano Pietro Trapassi (16981782), noto con lo pseudonimo grecizzan te di Pietro Metastasio, il quale giunge al melodramma attraverso la giovanile esperien za nell Arcadia. La riforma di Metastasio e la poetica del sogno La riforma di Metastasio si fonda in primo luogo sulla distinzione tra musica e poesia. Alla prima viene assegnato il compito di accompagnare e commentare il testo, rispettando il ritmo dei dialoghi e il giro delle frasi, modellati sul discorso parlato (il cosiddetto recitativo ). Alla fi ne delle scene, le arie (cioè componimenti pensati appositamente per essere cantati) costitu iscono una sorta di sigillo lirico che sottolinea l epilogo dell azione, conferendole quell atmo sfera di emozione e sospensione particolarmente apprezzata dal raffinato pubblico della corte. L altra importante peculiarità della soluzione metastasiana è legata alla cosiddetta poetica del sogno . I temi delle sue opere at tingono al repertorio della mitologia, della storia e della tragedia rinascimentale italia na e francese, ma si collocano in un contesto fittizio ricco di immagini suggestive che stemperano la componente drammatica in un tono idillico, in una tensione patetica, in un elegiaca effusione del sentimento e nel frequente lieto fine. L abilità di Me tastasio sta proprio nel trasferire l universo eroico e appassionato dei suoi personaggi in una dimensione compatibile con la sen sibilità mondana del pubblico aristocratico, che può riconoscersi in essi e commuoversi per i turbamenti messi in scena all interno di uno spettacolo artificioso ma coinvolgente. Jan Frans van Bloemen, Paesaggio arcadico, XVIII secolo. Londra, Mary Evans Picture Library. IL GENERE / LA POESIA ITALIANA DEL SETTECENTO / 285