I SAPERI FONDAMENTALI LA SINTESI La vita Cesare Beccaria nasce a Milano nel 1738, da una famiglia aristocratica; nel 1758 si laurea in Legge. Leggendo Montesquieu inizia a interessarsi di problemi filosofici e sociali e frequenta casa Verri, dove viene incoraggiato a trattare del deplorevole stato della giustizia, e scrive il trattato (1764). Sposa una donna di rango inferiore, dalla quale avrà tre figli, fra cui Giulia, futura madre di Manzoni. Il rapporto con i Verri va poi deteriorandosi in quanto Beccaria non si riconosce nel ruolo di intellettuale mondano e interrompe anzitempo un viaggio in Francia per discutere delle teorie del suo trattato. Torna in Italia e intraprende la carriera di funzionario statale. Muore a Milano nel 1794. Dei delitti e delle pene  Asset ID: 182 ( )  let-audrip-cesare-beccaria-mv180.mp3 Audiolettura MI PREPARO ALL’ORALE Quali sono gli episodi salienti della vita di Beccaria?  p. 356 ▶ LE Opere             Dei delitti e delle pene Pubblicata nel 1764, l’opera ha come scopo quello di dimostrare gli abusi compiuti dalla superstizione religiosa, dalla violenza sociale e politica, dalla crudeltà dei costumi. Beccaria propone una ▶ laicizzazione del diritto penale, stabilendo pene in ▶ proporzione al reato e prevedendo un giudice garante di questi princìpi. Il presupposto teorico alla base del trattato è che gli uomini sono riuniti in società sulla base di un patto in virtù del quale limitano la loro libertà in cambio di protezione. La pena di morte e la tortura sono un sopruso perché alienano il diritto alla vita. L’unico fine delle pene deve essere la ▶ prevenzione dei delitti. Affinché ciò si realizzi sarebbe necessaria un’alleanza fra filosofi e sovrani assoluti. Le fonti dell’opera sono i testi dell’Illuminismo francese e le teorie di Locke e di Hume. Lo stile razionale e appassionato conduce l’opera a un successo immediato promuovendo riforme in tutta Europa, ma suscita anche una serie di critiche per la sua modernità (non a caso verrà messa all’Indice nel 1766). Nel 1762 Beccaria scrive la sua prima opera, , saggio sui problemi relativi alla gestione della zecca e ai criteri di conio delle monete. Tra il 1764 e il 1766 è autore di sette articoli per “Il Caffè”, dimostrando grande eclettismo e trattando argomenti molto diversi fra loro: tra i tanti, la sua adesione all’estetica sensista, poi ripresa in , del 1770, in cui Beccaria sostiene che lo scopo della letteratura sia suscitare il piacere attraverso l’utilizzo fantasioso e creativo delle parole. Nel 1804 vengono pubblicati dopo la sua morte gli , frutto delle sue lezioni di Scienze camerali alle Scuole Palatine. Le opere minori Del disordine e de’ rimedi delle monete nello stato di Milano nell’anno 1762 Ricerche intorno alla natura dello stile Elementi di economia pubblica MI PREPARO ALL’ORALE Qual è la prima opera di Beccaria? Di che cosa parla?  p. 380 ▶ Su quali questioni si interroga Beccaria in  ? Dei delitti e delle pene  pp. 359-362 ▶ Quali sono le fonti dell’autore per il suo capolavoro?  pp. 362-363 ▶  >> pagina 383 le parole chiave  Asset ID: 183 ( )  let-audlet-cesare-beccaria-parole-chiave80.mp3 Audiolettura Laicizzazione L’obiettivo del trattato di Beccaria è una revisione del codice di diritto penale su basi laiche, cioè svincolate dall’influenza religiosa. Il diritto penale deve infatti occuparsi di reati, mentre la religione deve riguardare i peccati. I due piani, secondo l’autore, devono rimanere nettamente separati. Il diritto, infatti, non può basarsi su interpretazioni arbitrarie o su antiche superstizioni di natura religiosa, ma deve fornire leggi certe e valide per tutti. Proporzione Il concetto di proporzionalità è alla base dell’impianto teorico dell’opera di Beccaria. Partendo da un principio di uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge, ciascuna pena deve essere proporzionale al reato commesso. Ciò significa che quanto più il reato è grave, tanto più la pena inflitta sarà dura. Quest’ultima, tuttavia, non può superare certi limiti, altrimenti perderebbe la sua utilità nei confronti della società e farebbe crollare il sistema stesso della proporzionalità. Per garantire l’applicazione di tale sistema i reati devono essere classificati in base a criteri razionali, e cioè a seconda di quanto sono dannosi per la società. Prevenzione Il codice penale deve avere come obiettivo principale la prevenzione dei reati, cioè impedire al cittadino colpevole di commetterne altri a danno della società e distogliere gli altri cittadini dal commettere tale reato. La prevenzione si ottiene con leggi chiare e uguali per tutti, nonché con una punizione rapida e proporzionale al delitto. Tuttavia, l’educazione e la diffusione del sapere rivestono un ruolo fondamentale, perché sono strumenti in grado di insegnare il controllo degli istinti e delle pulsioni umane.