L’autore Gabriele d’Annunzio 1863-1938 D’Annunzio e noi Un esteta dedito allo scandalo? Un retore con manie di grandezza? Un nazionalista che ha regalato al fascismo slogan e parole d’ordine? Il mito negativo di un d’Annunzio “cattivo maestro” ha avuto per decenni una fortuna incontrastata, come se la responsabilità delle più tragiche avventure dell’Italia novecentesca, dalla Grande guerra alla dittatura, fosse da addebitare a lui: allo , cioè, che aveva conquistato quasi un intero popolo, soggiogato dalle sue gesta eclatanti e dalla sua , sempre spettacolarizzata grazie a uno spregiudicato sfruttamento dei mezzi di comunicazione di massa. scomodo artista vicenda «inimitabile», privata e letteraria Ma da questo emerge, potente, la figura di un poeta e di uno scrittore che ha lasciato in eredità a generazioni di italiani una grande lezione di stile. Le pagine e i versi di d’Annunzio, che intrecciano sapientemente , restano tuttora uno straordinario esempio delle e, al tempo stesso, un serbatoio sterminato al quale attingeranno molti autori successivi. illusionistico gioco di specchi tra arte e vita tradizione e modernità potenzialità creatrici della parola Perciò lasciamo da parte le sue , gli , le e affidiamo alle biografie, che continuano a fiorire senza sosta inondando il mercato editoriale, le , vere o fittizie, legate alla sua figura. Concentriamoci invece sui testi: le poesie e i romanzi di d’Annunzio potranno così piacerci o meno, ammaliarci o lasciarci indifferenti, ma resteranno comunque come la testimonianza di una , tesa ad assaporare e a godere la vita nella sua infinita ricchezza. imprese scandali provocazioni leggende sensibilità originale e peculiare Asset ID: 156 ( ) let-vidprs-perch-leggere-dannunzio30.mp4 Percorsi brevi – Gabriele d’Annunzio