3 L ULTIMATE DA UN PUNTO DI VISTA TECNICO-TATTICO 35 Viene commesso un fallo quando: chi difende strappa il disco di mano a chi attacca (fallo di strip); si inizia un contatto con un membro della squadra avversaria che sta correndo per smarcarsi o che sta lanciando (foul). Chi ha subito un fallo, indipendentemente che faccia parte della squadra di attacco o difesa, può effettuare la chiamata. Se l artefice del fallo è d accordo con la chiamata, il gioco riprende secondo delle regole specifiche (per esempio se l attaccante in possesso del disco subisce il fallo, il conteggio sul disco riprenderà da 0 secondi; se la difesa subisce un fallo in ricezione, l attacco perderà il possesso ecc.). Se invece dopo una rapida discussione non si trova accordo tra le parti, il fallo può essere contestato e il gioco riprende dall azione precedentemente interrotta dal fallo (contested foul). Autoarbitraggio e Spirit of the Game Sull autoarbitraggio e sullo Spirit of the Game si è già discusso ampiamente nella sezione precedente. Ciascun atleta è l unica persona responsabile del proprio comportamento in campo e delle chiamate; staff tecnico e docenti non devono intervenire nelle dispute, ma possono spiegare le regole se necessario. Ogni atleta deve imparare a gestirsi in autonomia, conoscere il regolamento ed essere in grado di chiamare un fallo o un infrazione. I LANCI NELL ULTIMATE Esistono diversi tipi di lancio, ciascuno con caratteristiche specifiche, ma è possibile identificare alcuni fattori comuni che ne influenzano l esito. Fin da subito è bene precisare che quando s insegna a lanciare, oltre al gesto tecnico è importante valorizzare la forma del lancio, perché un bel lancio, in genere, è frutto di un movimento equilibrato, coordinato e controllato in tutte le sue parti. Tre sono i fattori principali attribuibili al lanciatore che ne determinano la riuscita: lo spin (rotazione), che conferisce stabilità al volo del disco ed è influenzato principalmente dall impugnatura e dal movimento del polso; la meccanica di esecuzione, data dalla forza generata da tronco, braccio, polso e impugnatura; l inclinazione, che consente di creare traiettorie diverse e permette di creare parabole outside in oppure inside out. I fattori esterni che possono condizionare il lancio durante un azione di gioco sono: il vento, che interferisce sulla traiettoria (per lanciare con il vento è necessario essere consapevoli di come variare il punto di rilascio del disco; negli atleti di alto livello saper lanciare con un vento forte è un importante abilità tecnica); la marcatura della difesa sul disco, che limita le possibilità di esecuzione del lancio. Un altro fattore che influisce sulla buona riuscita di un lancio è la biomeccanica del movimento dell esecutore. Ogni atleta in tal senso si esprime in maniera differente, ma sono sempre essenziali: stabilità ed estensione laterale degli arti inferiori; esplosività e capacità di controbilanciare le rotazioni da parte del tronco (core stability); mobilità articolare e potenza muscolare dell arto superiore; velocità di trasmissione neuromuscolare. edu_frisbee_bis.indd 35 20/01/22 16:56