3 L ULTIMATE DA UN PUNTO DI VISTA TECNICO-TATTICO 41 Infatti, a parità di capacità fisiche difendere risulta più difficile, soprattutto se chi lancia ha una tecnica fina. Le variabili in gioco però sono tante: tensione, strategia, sorpresa, carenze dell attacco, fattori psicologici, preparazione fisica, stanchezza. Un attenta e intelligente difesa individuale e di squadra può compensare questo svantaggio, ma sono necessari tempo e allenamenti mirati per perfezionarla. L ATTACCO L obiettivo di ogni schema d attacco (set play) è creare spazio dove scattare e potersi smarcare per ricevere il disco avanzando verso la meta ed evitando il turnover. Sono tre le fasi importanti da considerare in relazione alle aree di avanzamento del disco: 1. la giocata iniziale d attacco che avviene in seguito alla ricezione del pull e serve a portare il disco dalla propria area di meta fino alla metà del campo; 2. la creazione di continuazioni di flusso d attacco per portare il disco dal centro del campo in prossimità della meta da conquistare; 3. il gioco davanti alla meta per completare il punto senza perdere il disco. Anche se individualmente è fondamentale riuscire a smarcarsi, è il movimento di tutta la squadra a determinare il successo della giocata; queste mosse vanno allenate in modo specifico con lo scopo di creare sinergie e sequenze di gioco riproducibili durante una partita. RUOLI Nell Ultimate i ruoli si dividono principalmente in due gruppi: handlers (o portatori) e cutters (o punte), che a loro volta si distinguono tra primari e secondari. edu_frisbee_bis.indd 41 20/01/22 16:56