SEZIONE A – IL SISTEMA DELL’EQUILIBRIO EUROPEO E LE RELAZIONI GLOBALI
CAPITOLO 4 – Mondi a confronto. L’Europa fuori dall’Europa
IL PORTOGALLO TRA IL PACIFICO E L’ATLANTICO
Durante il periodo di unione fra Spagna e Portogallo (1580-1668) le colonie portoghesi furono trascurate. I possedimenti portoghesi in Estremo Oriente vennero presi da Inghilterra e Province Unite, che erano le nuove potenze marittime e commerciali. Solo la colonia del Brasile prosperò grazie alle sue piantagioni di canna da zucchero e alle miniere di oro e diamanti. Queste opportunità economiche da una parte richiamarono popolazione dalla ▶ madrepatria e dall’altra diedero inizio alla ▶ tratta degli schiavi fra la colonia portoghese d’Africa in Angola e le coste brasiliane.
LA SPAGNA E LA CARRERA DE INDIAS
Durante tutto il Seicento la Spagna continuò a importare argento dalle miniere del Centro-Sud America, seguendo la stessa tratta che da oltre cento anni collegava la Spagna con le Americhe (la carrera de Indias). Proprio questo però facilitava gli attacchi di pirati e corsari (finanziati dalle potenze europee rivali) che assaltavano e depredavano i galeoni spagnoli. Il progressivo esaurimento delle miniere d’argento e la pirateria causarono il crollo dell’economia spagnola, rendendo sempre più difficile la difesa del suo impero coloniale.
UNA SOCIETÀ METICCIA
Nel corso del Seicento le colonie del Centro-Sud America svilupparono delle caratteristiche specifiche che le differenziavano sempre più dalla madrepatria. Il meticciato, ovvero l’unione culturale e biologica fra persone di etnie diverse, diede vita a una nuova società mista. I ▶ creoli iniziarono a sviluppare un nuovo senso di identità locale e di diversità che andava di pari passo con una crescente rivalità nei confronti di chi arrivava direttamente dalla Spagna (e che costituiva un’élite che quasi sempre si inseriva nel governo coloniale, considerato inefficiente).
IL RUOLO DELLA CHIESA NELLE AMERICHE
Stato e Chiesa procedettero sempre di pari passo nella scoperta, conquista ed evangelizzazione del Nuovo Mondo. Sia nelle colonie spagnole che in Brasile fu centrale il ruolo dei Gesuiti. L’attività missionaria era svolta all’interno delle missioni, comunità in cui i religiosi insegnavano i principi della religione cattolica, a leggere e scrivere, e spesso anche a praticare lavori, artigianali.
2. IL COLONIALISMO OLANDESE
NELLE INDIE ORIENTALI
Nel 1596, quando le Province Unite non erano ancora indipendenti, i mercanti olandesi già avevano esteso i loro traffici commerciali fino in Asia. Nel 1602 il governo delle Province Unite sostenne un’unica compagnia per i commerci con l’Estremo Oriente, in cui si fusero tutte le società già esistenti: la Compagnia unita delle Indie Orientali (nota come VOC).
La Compagnia aveva il ▶ monopolio del commercio nell’area tra Africa e Asia, nella quale poteva agire come un’autorità indipendente, autorizzata a:
- fondare colonie;
- tenere rapporti diplomatici con le potenze locali;
- perfino fare la guerra con soldati propri.
La VOC ebbe un enorme successo e stabilì un saldo controllo sulla produzione e il commercio di tante spezie molto richieste in Europa.
NELLE INDIE OCCIDENTALI
Nel 1621 le Province Unite fondarono anche la Compagnia delle Indie Occidentali (WIC) le cui navi attaccarono sistematicamente i galeoni spagnoli.
In Sud America, con il commercio di contrabbando, la WIC ruppe il monopolio della Spagna nei commerci con le proprie colonie e fondò poi delle proprie colonie in Suriname e Guyana, mentre in Nord America venne fondata la città di New Amsterdam.
LA CONCORRENZA INGLESE E IL DECLINO
Dalla seconda metà del Seicento entrambe le Compagnie vennero messe in difficoltà. Il Portogallo, tornato indipendente, ricominciò a finanziare la difesa delle proprie colonie ed entro il 1655 le flotte portoghesi si erano riappropriate di tutte le basi commerciali che gli erano state sottratte dagli olandesi. Sul fronte orientale, l’impero coloniale delle Province Unite soffrì soprattutto la concorrenza dell’Inghilterra. Le numerose guerre di quegli anni misero a dura prova le capacità navali di Amsterdam e le ingenti spese militari andarono a pesare anche sulla Compagnia delle Indie Orientali, che divenne sempre meno capace di fare concorrenza a Francia ed Inghilterra.
3. L’ESPANSIONE INGLESE
LA EAST INDIA COMPANY
Nel 1600 venne fondata in Inghilterra la East India Company (EIC), un’associazione di mercanti e investitori alla quale la corona inglese concedeva il monopolio dei commerci in determinate aree geografiche. In Estremo Oriente, nel corso del Settecento, gli inglesi riuscirono a superare gli olandesi conquistando una posizione di predominio commerciale.
L’East India Company legò la propria fortuna a due prodotti in particolare: i panni di cotone prodotti a basso prezzo in India ed il tè, prodotto in Cina.
LA NASCITA DELLA GRAN BRETAGNA
Nel 1689 Guglielmo III d’Orange e sua moglie Maria Stuart erano stati proclamati sovrani d’Inghilterra. Tuttavia nel 1701 il Parlamento aveva emanato l’Act of Settlement per il quale la corona passò ad Anna Stuart, seconda figlia di Giacomo II. Durante il regno di Anna, nel 1707, fu proclamato l’Union Act, che sancì la fusione dei regni di Inghilterra e Scozia e la nascita del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda. Alla morte di Anna salì al trono il principe tedesco Giorgio I di Hannover. Con questo sovrano iniziò la dinastia degli Hannover che, pur avendo cambiato nome, è tuttora regnante. Nei decenni successivi il paese venne governato, più che dai sovrani, dai primi ministri che erano espressione delle maggioranze in Parlamento.
I POSSEDIMENTI IN NORD AMERICA
La prima colonia inglese in America del Nord fu fondata nel 1607. In seguito, la popolazione inglese in Nord America era aumentata (soprattutto a seguito dell’immigrazione di tanti puritani emigrati dall’Inghilterra) e il numero di colonie era rapidamente salito. Questo processo di espansione aveva portato a un inevitabile scontro con le altre potenze europee, soprattutto francesi e olandesi. In particolare, nel 1664 durante una delle guerre fra Inghilterra e Province Unite gli inglesi catturarono la colonia olandese di New Amsterdam, ribattezzandola New York.
Ottenuto un vasto impero coloniale in America del Nord, il governo whigs (⇒ C2.4) si fece fautore di una politica di pace, giudicata la migliore possibile per tutelare gli interessi commerciali della Gran Bretagna. Questo approccio cambiò però a metà del Settecento, quando il primo ministro William Pitt, detto il Vecchio, propose una politica di maggiore aggressività verso i rivali commerciali: una politica che contribuì allo scoppio della Guerra dei Sette anni (1756-63).
Va inoltre ricordato che, con la conclusione della guerra di successione spagnola (⇒ C3.3), l’Inghilterra aveva ottenuto il monopolio del commercio degli schiavi con le colonie spagnole, un monopolio che rappresentava una parte importante e crescente della ricchezza commerciale inglese.
4. LE COLONIE FRANCESI
CANADA, MISSISSIPPI, ANTILLE
I possedimenti francesi in Nord America erano posti a Nord e a Sud delle colonie inglesi: a Nord sulle coste atlantiche dell’attuale Canada, nella regione del Québec; a Sud seguendo il fiume Mississippi, dove venne fondata la città di Nuova Orléans e la colonia della Louisiana, così chiamata in onore di Luigi XIV.
In Centro America, la Francia sottrasse alla Spagna il controllo di una serie di isole nell’arcipelago delle Antille, quali Dominica, Martinica, Guadalupe, Tortuga e, soprattutto, la parte occidentale dell’isola Hispaniola, la prima colonia fondata in America.
IN ORIENTE
Nel 1664 la Francia fondò a sua volta una Compagnia delle Indie Orientali e una delle Indie Occidentali; a entrambe venne dato diritto di concludere accordi diplomatici e di svolgere azioni militari in maniera indipendente. A differenza delle compagnie inglesi e olandesi però le Compagnie francesi non erano società indipendenti di mercanti, bensì istituzioni pubbliche, poste sotto il diretto controllo della Corona.
5. LA GUERRA DEI SETTE ANNI (1756-63)
UN CONFLITTO “MONDIALE”
La Guerra dei Sette anni (1756-63) è stata definita come il primo conflitto mondiale della Storia. Infatti venne combattuta non solo in Europa, ma anche in Nord e Centro America, nell’Africa occidentale e fino in Estremo Oriente. Nel 1756 si formarono due schieramenti:
- da un lato, la Francia, l’Impero, la Russia e la Svezia;
- dall’altro, Gran Bretagna e Prussia.
LA GUERRA IN EUROPA
Lo scontro in territorio europeo fu dominato da Federico II di Prussia, forte di un esercito altamente disciplinato e di tattiche all’avanguardia. Le sue truppe, affrontando separatamente i vari eserciti nemici, ottennero nei primi due anni di guerra una serie di importanti vittorie. Le numerose battaglie erano però state molto sanguinose per la Prussia al punto che, nel 1760, i Russi riuscirono ad entrare a Berlino. La Prussia era ormai sul punto di capitolare ma il nuovo zar, Pietro III, grande ammiratore di Federico II, non volle continuare la guerra e firmò una pace separata con la Prussia, e si impegnò per far raggiungere un accordo anche con la Svezia.
Con la pace di Parigi (1763), Federico II vide confermati tutti i suoi possedimenti. Non vi furono nuove acquisizioni, ma fu comunque una vittoria per la Prussia, che da sola aveva tenuto testa a mezza Europa.
IL TRIONFO BRITANNICO NEL MONDO
Sul piano extra-europeo fu l’Inghilterra a dominare: in India le truppe inglesi imposero una volta per tutte l’egemonia inglese sulla penisola; in Nord America alla flotta e l’esercito britannici si aggiunsero le truppe delle colonie, che mostrarono in tal modo la loro forza e importanza. I francesi subirono una serie di pesanti sconfitte e persero i territori indiani, il Québec, le Antille e, in Africa occidentale, il Senegal.
La pace di Parigi (1763) sancì un vero e proprio trionfo della Gran Bretagna che inoltre strappò la Florida alla Spagna.
6. IL MEDIO ED ESTREMO ORIENTE
LA PERSIA
La Persia, il cui nucleo coincideva con il territorio corrispondente all’attuale Iran, sotto la dinastia Safavide conobbe un periodo di forte espansione a danno dell’Impero Ottomano. La Persia era il maggiore stato sciita e quindi la contrapposizione agli ottomani, rappresentanti dell’Islam sunnita, era anche una questione religiosa. La compresenza però di diversi gruppi etnici e di varie religioni costituì, alla lunga, un fattore di erosione del potere dei Safavidi, che nei primi decenni del Settecento vennero sconfitti dalle popolazioni provenienti dall’Afghanistan.
L’IMPERO DEI MOGHUL in india
L’impero Moghul d’India, di religione sunnita, si impose a partire dal Cinquecento grazie alla forza del proprio esercito e a un’efficiente burocrazia. La maggioranza della popolazione indiana era però induista e la decisione di imporre a tutti i sudditi la shari’a (la legge islamica) causò lo sgretolamento dell’impero nel Settecento.
Islam Sciita e SUNNITA
La divisione tra sunniti e sciiti risale alle origini dell’Islam. I primi, rifacendosi alla sunna (la raccolta dei detti e comportamenti del profeta Maometto tramandati dalle tradizioni) sono considerati i musulmani ortodossi e hanno sempre costituito la grande maggioranza dei fedeli islamici. Gli sciiti, invece, nacquero come un gruppo dissidente dal punto di vista sia religioso sia politico, distinguendosi per tendenze autonome come quella di assegnare un potere anche politico alla loro suprema autorità religiosa, l’imam. Oggi, i sunniti sono nettamente maggioritari, rappresentando l’80-85% del mondo islamico.
LA CINA DAI MING AI QING
L’antico impero cinese si estendeva su un territorio immenso che includeva anche la Mongolia e il Tibet. Dopo trecento anni di dominio però la dinastia Ming entrò in crisi a causa di una serie di fattori:
- all’interno, la corruzione dei burocrati imperiali e un’eccessiva pressione fiscale minavano il consenso popolare;
- all’esterno i confini tanto vasti dell’impero li rendevano difficilmente difendibili.
Nel 1644 un’invasione dei Manchu, una popolazione mongola, pose fine alla dinastia Ming dando inizio a quella Qing, che avrebbe governato la Cina per altri 300 anni.
IL GIAPPONE TOKUGAWA
L’impero del Giappone era, di fatto, governato dallo shogun: un comandante militare, il cui titolo divenne ereditario e oggetto di contesa tra le principali famiglie aristocratiche. A livello locale, molto forte era il potere dei daimyo, i capi delle grandi famiglie aristocratiche proprietarie di terre che basavano la loro forza sui guerrieri a loro fedeli, i samurai.
Nel 1600, dopo decenni di guerre civili, la famiglia Tokugawa prese il controllo dello shogunato e impose la chiusura del Giappone al mondo esterno, mantenendo sporadici contatti solo con mercanti cinesi e olandesi.
ESERCIZI
1. Completa il testo.
La Guerra dei Sette anni è stata definita il primo conflitto ........................................ della Storia perché venne combattuta non solo in ........................................ ma anche in altri continenti.
Vede contrapporsi due schieramenti: uno formato da Francia, Impero, ........................................ e Svezia, e l’altro composto da Gran Bretagna e .........................................
Il conflitto inizia nel ......................................... In territorio europeo inizialmente la ........................................ riporta una serie di vittorie importanti, ma poi la Russia riesce a raggiungere Berlino. Sul piano extraeuropeo invece il conflitto viene dominato dall’........................................, che riesce a imporsi sia in India che in ......................................... Il conflitto termina nel ........................................ con la pace di ........................................, con la quale la Prussia vede confermati tutti i suoi possedimenti e l’Inghilterra sancisce le sue nuove acquisizioni di territori sottratti alla Francia e alla .........................................
2. Fai la scelta giusta.
a. Per la Spagna diventa sempre più difficile difendere le proprie colonie a causa:
- del crollo della propria economia.
- di rivolte interne.
b. Nel Seicento, le colonie del Centro e Sud America sviluppano verso la madrepatria:
- un forte legame culturale.
- un progressivo distanziamento e differenziazione.
c. Il Regno Unito nasce in seguito a:
- l’Act of Settlement del 1701.
- l’Union Act del 1707.
d. Quale caratteristica hanno in comune le diverse Compagnie commerciali nate nel Seicento?
- Hanno il monopolio di alcune aree geografiche.
- Possono allearsi tra loro.
3. Completa lo schema.