Le storie di Galatea Papa Urbano II e i crociati Concil di Clermont, 1095 io «Il Santo Sepolcro! Sarà nostro, cacceremo gli infedeli!» Le voci si levano, ch re e determinate. Dall’alto del pulpito da c ha parlato, il papa Urbano II g rda la massa di caval ri s i p di e tratt ne a stento le lacrime. Non si aspettava un entus smo così gen no. Ma l’id che ha lanc to di una spediz ne per liberare il Santo Sepolcro in Palestina, che ora è sotto il controllo d turchi musulmani, ha conq stato il c re di tutti. Goffredo di Bugl ne, f datar francese, si inginocch s i p di, ch dendo la s benediz ne e di poter g dare le truppe. A l si accodano caval ri di ogni reg ne d’Europa, e i sovrani promettono armi e mini. ia ui ua ie ai uo ie ie ia ui ea ia io ei ui uo io eu io ia ai uo ie ie ua io ui ui ie io uo È stato l’imperatore Aless Comneno, che s de sul trono di Costantinopoli, a ch dere uto. In r ltà forse voleva solo q lche centin o di caval ri per difendere la città e i s i territori, che orm da decenni sono stati ridotti, prima dalle conq ste degli arabi e ora d turchi Selg chidi, i n vi padroni d’Or nte. Governano anche Gerusalemme. Si sono da poco convertiti all’islam e sono più rigidi d loro predecessori. Vogl no limitare il grande flusso di pellegrini crist ni che vanno n l ghi dove è vissuto e morto il Salvatore. È un affronto per tutti i seg ci di Cristo, che s no i musulmani a decidere chi può e chi non può vedere i l ghi santi! io ie ie ai ea ua ai ie uo ai ui ai iu uo ie ei io ia ei uo ua ia uo Urbano II si rende conto immed tamente che l’entus smo per la spediz ne supera q llo per q ls si altra m organizzata prima. F ri dalla ch sa tutto il popolo è in fermento: anche chi non ha m messo p de f ri dal s villagg v le partecipare. Liberare il Sepolcro di Cristo e ottenere così la remiss ne d peccati. È un f me in p na di mini e persino di ragazzi e bambini. Per riconoscersi fra loro si cuc no s vestiti la croce rossa, e si ch mano “croc ti”. Urbano vede in tutto ciò un segno divino. La vittor non potrà che prem re tanta fede: Gerusalemme sarà di n vo crist na. ia ia io ue ua ia ai uo ie ai ie uo uo io uo io ei iu ie uo io ui ia ia ia ia uo ia Asset ID: 145 ( ) sto-audlet-papa-urbano-ii-e-i-crociati110.mp3 Audiolettura Che cosa c’è di vero Papa Urbano II nell’anno 1095, durante il Concilio di Clermont, fece un discorso molto accorato: chiamò tutti i nobili europei a liberare la Terrasanta dagli “infedeli”, ovvero i turchi musulmani, l’agguerrita popolazione islamica che aveva conquistato quei territori. La prima impresa dei crociati, i combattenti cristiani con la croce cucita sul petto, nacque sull’onda di questo entusiasmo. Anche le masse popolari ne furono contagiate: in molti partirono con mezzi di fortuna, destinati inevitabilmente a fallire. Perché te l’ho raccontato Come studierai in questo capitolo, le crociate furono una serie di spedizioni militari organizzate in tempi diversi, che segnarono due secoli di storia: dal 1095 alla fine del XIII secolo. Esse ebbero anche un grande impatto economico e politico sull’area mediterranea: portarono alla fondazione di regni cristiani nel Mediterraneo orientale (destinati spesso a durare poco) e alla nascita di ordini di monaci cavalieri, come i Templari, e favorirono l’ascesa di alcune città marinare italiane, che dietro compenso fornivano aiuti e mezzi alle truppe crociate. Le tue emozioni L’esortazione del papa a imbracciare le armi fu accolta con entusiasmo dalla gente dell’epoca. Qual è il tuo sentimento verso la guerra? Secondo te quali strategie si potrebbero usare per evitare o risolvere un conflitto? ENTRA NEL CAPITOLO 11 – Combattere per la fede: le crociate e la lotta alle eresie