RIPASSO – L’eredità della Grecia e di Roma  L’eredità di Roma 1 Faccio la storia Che cosa ricordi? In un tempo massimo di 5 minuti, scrivi qui per punti quello che ricordi dei romani, popolo che hai già  studiato alla scuola primaria. Al termine, confronta il tuo lavoro con quello dei tuoi compagni. ............................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................... Roma e grecia: chi conquista chi? Alla metà del II secolo a.C., dopo una ser di g rre con Alessandro Magno, : a partire da q l momento i romani furono sempre più . Come scrisse nel secolo successivo il p ta Oraz , la «Grec , conq stata, conq stò a s volta il selvagg vincitore»: il messagg era che la Grec aveva opposto alla forza delle q lla della propr . I romani benestanti collez navano stat e opere d’arte greche, e dalla Grec , organizzata come provinc romana, g nsero a Roma intellett li e artisti infl nti. In ogni caso, q llo che ci è rimasto della cultura della Grec classica si deve in gran parte al fatto che q lla cultura fu assorbita e trasmessa da Roma. ie ue Roma conq ui stò la Grec ia ue infl ue nzati dalla cultura e dall’arte greca oe io ia ui ui ua io io ia armi romane ue ia civiltà io ue ia ia iu ua ue ue ia ue studio con metodo ▶ Comprendo Osserva la cartina. – La carta mostra i territori sottomessi da Roma intorno alla metà del II secolo a.C., cioè dopo aver conquistato la Grecia. Buona parte del Mar Mediterraneo e delle sue coste era sotto il suo controllo. Territori romani intorno alla metà del II secolo a.C.  pagina 31  La fondazione della città: da eneaa romolo e remo Roma partì dalle tradiz ni greche anche per elaborare le . Così il p ta Virgil riprese l’ di Omero, e nell’ legò la nascita di Roma alla figura dell’er tr ano : En , fuggito da Tr a dopo la conq sta d greci, sarebbe g nto nel Laz e avrebbe sposato la principessa Lavin , dando iniz alla stirpe d fondatori di Roma. io leggende sulla fondaz io ne della città oe io Il ia de En ei de oe oi En ea ea oi ui ei iu io ia io ei Dopo molti anni, R Silv (che era discendente di En ) ebbe d gemelli dal d Marte, e . Il re, che si era impossessato del trono che spettava a loro, ordinò di metterli in una cesta e abbandonarli alla corrente di un f me. La cesta si fermò però p di del colle Palatino e lì una lupa, scesa d boschi ad abbeverarsi, salvò i d piccoli e li allattò. Raccolti e allevati da una copp di pastori, Romolo e Remo avrebbero p fondato Roma. ea ia ea ue io Romolo Remo iu ai ie ai ue ia oi studio con metodo ▶ Comprendo Osserva la linea del tempo. – La parte superiore di questa linea del tempo si riferisce alla civiltà romana, la parte inferiore alla civiltà greca. Come vedi, per un certo periodo queste due civiltà sono state contemporanee. Nel 146 a.C. Roma conquista la Grecia, e la storia greca entra a far parte della storia romana. Romolo e Remo allevati dalla lupa in un quadro di Peter Paul Rubens del 1515-16.  pagina 32  cittadinanza aperta Agli stranieri La lupa che allatta Romolo e Remo è divenuta col tempo il simbolo di Roma. Q st’immagine – una lupa che offre cibo e alleva d gemelli, cucc li di un’altra razza – simbolegg anche la caratteristica di Roma fin dalle origini. Abb mo visto come ad Atene il diritto di partecipare alla vita politica della città, la cittadinanza, fosse riservato figli di padri e madri aten si. A Roma invece, fin d tempi di Romolo, . ue ue io ia disponibilità all’accogl ie nza ia ai ie ai anche gli stran ie ri potevano essere accolti e diventare cittadini Nella stor romana q sto fu un grande vantagg : dopo aver sottomesso con la forza delle armi altre città e altri popoli, Roma poteva trasformarli da nemici sconfitti in cittadini. ia ue io studio con metodo ▶ Rifletti e discuti Leggi la traccia e confrontati con i compagni, con l’aiuto dell’insegnante. – Nell’antica Roma concedere la cittadinanza risultava molto utile allo Stato. I nemici vinti, diventando cittadini, entravano infatti a far parte dello Stato romano in tutti i sensi: non solo partecipavano alla vita politica, ma difendevano anche i confini e pagavano le tasse. Gli stranieri quindi ottenevano la cittadinanza senza molti problemi. Oggi gli stranieri che vivono e lavorano in Italia quali requisiti devono possedere per poter ottenere la cittadinanza? Roma dalla monarchia alla repubblica Romolo fu il primo di che governarono la città dall’anno della s fondaz ne (753 a.C.). A Romolo seg rono Numa Pompil , Tull Ostil , Anco Marz , Tarq n Prisco, Servo Tull e Tarq n il Superbo. Nel 509 a.C. l’ultimo re fu scacc to dal popolo e venne fondata la . sette re ua io ui io io io io ui io io ui io ia repubblica La parola “repubblica” v ne dall’un ne di d parole latine, e , e significa alla lettera “cosa pubblica”. Per i romani alla base della repubblica c’era il , formato d cittadini che accettavano di obbedire alle leggi della città. La differenza rispetto alla monarch era grande: mentre nella monarch il era concentrato nelle mani del re, nella repubblica era , (comizi). I magistrati restavano in carica per per di di tempo prestabiliti ed , per evitare che una singola persona diventasse troppo potente. La carica più importante era q lla d , che erano d e rimanevano in carica un anno. Le leggi dovevano essere approvate dal , l’assembl eletta dalle , c è le famigl più importanti. ie io ue res publica popolo ai ia ia potere suddiviso tra diversi magistrati eletti nelle assemblee io erano sempre almeno d ue ue ei consoli ue senato ea famigl ie patriz ie io ie studio con metodo ▶ Organizzo le informazioni Dalla monarchia alla repubblica  pagina 33  Patrizi e plebei Tutte le principali cariche all’iniz erano ricoperte d patrizi. La , c è il popolo d lavoratori poveri e artig ni, mercanti, piccoli propr tari di terra, fu costretta a lottare per conq stare un r lo nel governo della repubblica, ma tra il V e il IV secolo anche i pleb vennero ammessi ad alcune cariche pubbliche. La più importante fu q lla d . I tribuni erano d e potevano opponendosi alle decis ni degli altri magistrati. io ai plebe io ei ia ie ui uo ei ue ei tribuni della plebe ue difendere i diritti d ei pleb ei io studio con metodo ▶ Comprendo Rispondi. – Chi erano i patrizi e i plebei? ...................................................................................................... ...................................................................................................... ...................................................................................................... ...................................................................................................... A sinistra, affresco proveniente dalla Villa dei Misteri (I secolo a.C.) a Pompei, residenza patrizia. A destra, la bottega di un macellaio della Roma del I secolo a.C. con gli attrezzi e parti degli animali macellati. Roma dalla repubblica all’Impero In età repubblicana Roma conq stando la . P , dopo aver sconfitto Cartagine – potente città commerc le nell’att le Tunis – sottomise vastissime reg ni tutt’intorno al . I territori conq stati divennero , comandate da un governatore. espanse sempre più i s uo i territori ui penisola italica oi ia ua ia io Mar Mediterran eo ui province Nel I secolo a.C., però, la repubblica entrò in crisi e il potere cominciò a essere , sostenuti d loro soldati. Il più importante fu , condott ro vittor so in Gall (att le Franc ), che alla metà del secolo sconfisse i rivali e concentrò tutte le cariche nelle s mani. Una parte d senatori gli si oppose e il 15 marzo del 44 a.C. – data rimasta nella stor come le – Cesare fu pugnalato in senato. conteso tra vari generali ai G iu l io Cesare ie io ia ua ia ue ei ia Idi di marzo La fine della repubblica, però, era solo ritardata. Le lotte per il potere ripresero finché , figl adottivo ed erede di Cesare, conosc to p col titolo di , sconfisse definitivamente il rivale Marco Anton . Ottav no non abolì il senato e le altre cariche repubblicane, ma le sottomise alla propr torità, ritenuta l’unica in grado di difendere l’Impero, che orm era divenuto immenso. Ottav ia no io iu oi Augusto io ia ia au ai Giulio Cesare, che riuscì a riunire su di sé tutte le cariche della repubblica.  pagina 34  L’esercito romano e le sue legioni Il principale strumento dell’espans ne di Roma fu l’esercito. Nella repubblica d 17 46 anni di età. L’esercito era diviso in , composte da 3000 fanti e 300 caval ri. Al comando delle leg ni stavano i consoli. Solo in sit z ni eccez nali, q ndo Roma era in pericolo, il comando dell’esercito era affidato a un unico magistrato, il , eletto temporan mente a q sto scopo. io tutti i cittadini erano obbligati a prestare serviz io militare ai ai leg io ni ie io ua io io ua dittatore ea ue Un combattimento tra soldati romani e italici in un rilievo risalente al II-I secolo a.C. La costruzione delle città Il tipico , di forma q drata, era attraversato da strade perpendicolari tra loro: q sto divenne un di n va fondaz ne. Ancora oggi poss mo riconoscere q sto schema “a scacch ra” in molte città, soprattutto ital ne. accampamento di una leg io ne romana ua ue modello per le città uo io ia ue ie ia Le città romane erano munite di per il rifornimento d’acq potabile, di un sistema di , di per l’ig ne e lo svago della popolaz ne; avevano amp p zze, templi e edifici pubblici. Spesso accogl vano un , un edific di forma circolare al c interno si svolgevano spettacoli e lotte di glad tori, sch vi costretti a combattere fra loro o contro belve. Il più famoso è il Coloss di Roma. acq ue dotti ua fogne terme ie io ie ia ie anfit ea tro io ui ia ia eo Acquedotto di epoca romana (20 a.C.) a Pont-du-Gard (Francia).  pagina 35  dèi greci che cambiano nome, lari e penati, dèi stranieri Nelle città romane sorgevano l ghi di culto pubblici, altari e templi dedicati a diverse divinità, molte delle q li . G ve per esemp era il nome con c veniva adorato il greco Z s, Minerva corrispondeva ad Atena, Venere sostit va Afrodite. uo ua ricalcavano le divinità greche io io ui eu ui Nelle case private si svolgevano invece i , rivolti alle divinità protettrici della casa o alle anime degli antenati defunti, capaci di proteggere i propri discendenti. Q ste divinità domestiche erano ch mate e . culti famil ia ri ue ia Lari Penati Con il tempo, agli dèi tradiz nali del sistema polit stico romano se ne agg ngensero altri, spesso proven nti dalle province più lontane: , dall’Egitto; la grande madre , proven nte dall’Anatol ; il d , originar dell’Ind e p diffuso in Pers , portato a Roma d soldati che avevano combattuto nelle reg ni or ntali. Anche alcuni imperatori romani, come Dec , Aurel no e D clez no, pretesero di essere adorati d cittadini come divinità, nel tentativo di rafforzare la propr torità assoluta. io ei iu ie Iside Cibele ie ia io Mitra io ia oi ia ai io ie io ia io ia ai ia au studio con metodo ▶ Ricerca Fai una ricerca on line e compila una scheda sul monumento. Oltre al Colosseo, in Italia si sono conservati numerosi anfiteatri romani. L’Arena di Verona (nelle foto), costruita nel I secolo d.C., ospita ancora oggi spettacoli, concerti, balletti, lirica. – Ricerca su Internet foto e informazioni sull’Arena e prepara una scheda su questo anfiteatro. Presta attenzione alla differenza fra teatro e anfiteatro: non confonderli.