Le storie di Galatea La rivolta di Jacques S nt-L -d’Esserent, Franc , magg 1358 ai eu ia io Sono tanti, e sono armati. La grande dimora nobil re è imponente, ma è stata facile da conq stare, in fondo. Non è altro che un enorme casolare in mezzo alla campagna. Jacq s la g rda stupito, domandandosi come m per tanto tempo gli abb ispirato tanto timore: q ndo doveva venire ins me a s padre per parlare con il conte, si sentiva timido come q ndo entrava in ch sa. Ora che invece è lì con i s i compagni, con in mano un’asc e i bastoni, e con i pochi servi del signore che a vederli arrivare così infur ti se la sono data a gambe, l non ha più alcuna p ra, anzi. Gli pare per la prima volta di essere davvero padrone della s vita. ia ui ue ua ai ia ua ie uo ua ie uo ia ia ui au ua Gira per i corrid p ni di arazzi che raffigurano i nobili antenati del conte e della s famigl . Una sfilza di musi arroganti, che combattono e p si inchinano davanti re per ricevere ringraz menti e titoli. Strano, pensa Jacq s, perché le loro battagl le hanno vinte graz a q lli come l , i poveri contadini, che venivano strappati al lavoro d campi per andare a farsi ammazzare perché al re di Franc servivano un po’ di terre in più o doveva riprendersele dal re d’Inghilterra o di Navarra, che gl le avevano invase. A morire erano gli antenati di Jacq s, in battagl . Ma a venire prem ti erano gli antenati del conte, che venivano ch mati er e fatti principi. oi ie ua ia oi ai ia ue ie ie ue ui ei ia ie ue ia ia ia oi Stavolta no. Stavolta basta. Sono in g rra da anni, i re e i nobili, per motivi che Jacq s e i s i amici n nche capiscono bene. E intanto ci sono state la peste e le devastaz ni delle battagl , e i nobili e il re che cosa hanno fatto? Hanno mentato le tasse, perché non possono mica rimetterci le loro ricchezze se le cose vanno male. No, devono essere i poveri contadini come Jacq s, che i signori ch mano con il soprannome di “Jacq s Bonhomme”, “semplic tto”. Gl lo farà vedere l , q nto sono semplic tti. Lasc che metta le mani sul conte, stavolta, o su q lcuno d s i figli. La Franc intera, dicono, è in rivolta. Persino a Parigi i mercanti hanno detto basta. Magari stavolta camb rà q lcosa. Basta tasse che strozzano, basta fame. Magari q lche artista un g rno metterà in un arazzo anche i contadini, per ricordare la loro rivolta. ue ue uo ea io ie au ue ia ue io ie ui ua io ia ua ei uo ia ie ua ua io Jacq s impugna stretto il manico dell’asc e avanza lungo il corrid o abbandonato. ue ia oi  Asset ID: 149 ( )  sto-audlet-la-rivolta-di-jacques150.mp3 Audiolettura Che cosa c’è di vero “Jacques Bonhomme” era un soprannome dato genericamente dai signori francesi a tutti i contadini: Jacques era un nome molto diffuso e  bonhomme  stava per “sempliciotto”. Quando, alla metà del Trecento, i contadini si ribellarono (la storia fa riferimento a una di queste rivolte), il soprannome iniziò a essere usato per i ribelli, e da allora il termine  jacquerie  indica in francese una rivolta popolare. Perché te l’ho raccontato In questo capitolo studieremo le cause e gli eventi della crisi del Trecento. In Francia scoppiarono grandi rivolte, durante le quali i contadini assaltarono dimore nobiliari, spesso giustiziando (cioè uccidendo) i nobili che le abitavano. Ma la crisi economica provocò tumulti anche in altre parti d’Europa, non solo nelle campagne, ma anche nelle città, coinvolgendo artigiani e mercanti. Le tue emozioni Jacques e i suoi compagni si sono ribellati al potere e ai privilegi dei signori. Per quale causa potresti ribellarti tu? Quali diritti vorresti difendere? ENTRA NEL CAPITOLO 15 – La crisi del Trecento