Le storie di Galatea Le voci di Jeanne Domrémy, Borgogna, 1425 «J nne, dove s ?» ea ei «È inutile che cerch te di convincermi, non lo sposo!» ia Jacq s e Isabelle d’Arc sospirano. La loro figl J nne si è ch sa nel capanno del loro piccolo g rdino, e non v le uscire. ue ia ea iu ia uo «J nne, ma cosa dici! Henri è un bravo g vane, di T l, ha persino un piccolo podere! Ti ha vista alla f ra lo scorso mese e ti ha ch sta in mogl . Sar felice con l !» ea io ou ie ie ie ai ui «Il m destino non è sposarmi. D non v le q sto per me! L v le che vada a Orléans a combattere gli inglesi e utare il Delfino a riprendere la Franc !» io io uo ue ui uo ai ia Isabelle si fa il segno della croce velocemente, Jacq s alza gli occhi al c lo. Alle volte si domandano perché propr a loro s capitata in sorte una figl simile. Ha tredici anni, e come tutte le ragazzine di q ll’età è in bilico fra l’essere donna e bambina. Le altre però sognano di sposarsi, ch cch rano, ridono, scherzano. J nne invece è sempre ser , ama stare in disparte, pretende di vestirsi da masch e di g care a fare la g rra con i fratelli. Non parla molto, anche se q lche volta Isabella la sente fare discorsi con q lcuno di invisibile. J nne le ch ma “le s voci”. Dice che sono san Michele, santa Caterina e santa Margherita. Dice anche che le hanno detto che è compito s utare l’esercito francese a respingere il nemico. Ogni volta che la madre le sente nominare q ste voci, un brivido le corre lungo la sch na: di q sti tempi basta così poco per essere accusati di eres e stregoner , e fare una brutta fine! E loro non sono nobili e non hanno nessun potente che li protegga. ue ie io ia ia ue ia ie ea ia io io ue ua ua ea ia ue uo ai ue ie ue ia ia «J nne!» sbotta il padre. «S una femmina! Le femmine non comandano eserciti, e tu s anche una contadina. Esci di lì e v ni a conoscere il t fidanzato!» ea ei ei ie uo La porta cigola e si apre. J nne è in p di, sulla sogl , con il pigl di una regina. «Non mi sposerò m » dice. «Non sono nata per q sto. Andrò davanti al magistrato per ottenere che il fidanzamento venga sc lto, perché ho fatto voto di obbedire a D e combattere contro gli inglesi. E v dovreste rispettare la m volontà, perché q sta è la volontà dell’Altissimo.» ea ie ia io ai ue io io oi ia ue I genitori sc tono la testa. È J nne, la loro figl , e sanno bene che q ndo ha deciso q lcosa non è possibile farle camb re id . uo ea ia ua ua ia ea  Asset ID: 150 ( )  sto-audlet-le-voci-di-jeanne160.mp3 Audiolettura Che cosa c’è di vero Jeanne d’Arc (1412-31), in italiano Giovanna d’Arco, era una giovane contadina della Borgogna, che sosteneva di aver ricevuto da Dio l’incarico di combattere gli inglesi che avevano invaso la Francia. La missione le era stata affidata dalle voci che lei giurava di sentire, e che le svelavano il futuro. I genitori volevano che si fidanzasse, ma lei si recò in tribunale per ottenere l’annullamento della promessa, e poi partì per il fronte, liberando Orléans e altre città francesi. Perché te l’ho raccontato In questo capitolo studierai le campagne militari inglesi in Francia e lo scontro durato più di cento anni fra questi due nascenti Stati nazionali. Giovanna d’Arco fu un personaggio importante perché sollevò il morale alle truppe francesi riempiendole di orgoglio nazionale. Catturata dagli inglesi, fu processata e condannata al rogo. Ma nel 1456 la condanna fu giudicata illegittima dal papa e nel XX secolo Giovanna fu proclamata dapprima beata e poi santa e patrona di Francia. Le tue emozioni Ti è mai successo di sentirti come   Jeanne, costretta o costretto a fare   qualcosa che non volevi? Come hai reagito? E come si è risolta la situazione? ENTRA NEL CAPITOLO 16 – L’Europa verso l’età moderna