L’affermazione del cristianesimo 3 Nonostante le persecuz ni, all’iniz del IV secolo la diffus ne del crist nesimo ragg nse una tale amp zza da costringere gli imperatori a rivedere la loro politica anticrist na. Il cristianesimo conquista l’Impero io io io ia iu ie ia Il primo passo fu fatto nel 311 con l’editto dell’imperatore , che concesse a tutti, e in particolare crist ni, la libertà di praticare la propr relig ne. La fu confermata con l’ (313) dall’imperatore , che si era convertito al crist nesimo (Le stor di Galat , p. 68). Presto si andò oltre: con l’ del 380 l’imperatore proclamò il crist nesimo . Galer io ai ia ia io libertà di culto Editto di Milano Costantino ia ie ea Editto di Tessalonica T eo dos io ia relig io ne uffic ia le dell’Impero studio con metodo ▶ Memorizzo  Editto di Galerio 311  Editto di Milano 313  Editto di Tessalonica 380 In origine la parola “ch sa” (dal greco , “assembl ”, “r n ne”) indicava la r niti, p passò a indicare anche il in c q sta r n ne avveniva: in un primo momento si trattava di case messe a disposiz ne d crist ni più ag ti, in seg to di edifici riservati al culto. Ma , con la m uscola, è anche l’ . la nascita della chiesa ie eccles ia ea iu io comunità d ei fedeli iu oi l uo go ui ue iu io io ai ia ia ui Ch ie sa ai organizzaz io ne d ei crist ia ni Le comunità crist ne iniz rono infatti presto a strutturarsi. In un primo tempo le decis ni venivano prese dagli ; p i presbiteri cominc rono a eleggere un . Presbiteri e vescovi iniz rono così a costit rsi come un gruppo soc le a parte, il   , rigidamente maschile, in q nto le donne non erano ammesse. ia ia io anz ia ni, o presbiteri oi ia capo ch ia mato vescovo ia ui ia ▶ clero ua clero:  la parte dei fedeli a cui spetta il compito di governare la comunità religiosa. Il Mausoleo di Galla Placidia, figlia dell’imperatore Teodosio, a Ravenna, V secolo.  pagina 79  L’ aveva predicato la dottrina crist na a Roma ed era naturale che, essendo la città la capitale dell’Impero, la comunità crist na romana rivendicasse la propr super rità sulle altre. La supremazia del vescovo di Roma apostolo P ie tro ia ia ia io A poco a poco e venne ch mato . La Ch sa cominciò così a modellarsi come una monarch : una struttura centralizzata, organizzata intorno alla g da del papa, in c le var sedi vescovili erano sottoposte a q lla romana. Tutti per affrontare e risolvere le q st ni dottrinali e le dispute sull’interpretaz ne d testi sacri. il vescovo di Roma acq ui sì una supremaz ia sugli altri vescovi ia papa ie ia ui ui ie ue i vescovi si r iu nivano in concil io ue io io ei Mosaico con due papi che portano doni a sant’Agnese (625-638), nella Basilica di Sant’Agnese fuori le mura a Roma. Con la crisi dell’Impero d’Occidente, la Ch sa e l’infl nza del papa mentò. Q ndo nel 451 il capo degli unni Attila invase l’Impero romano d’Occidente, devastò la p nura padana e minacciò Roma, fu il a incontrarlo sul lago di Garda e a convincerlo a fermarsi e a non attaccare la città. Non si conoscono le rag ni per le q li Attila si convinse, ma l’episod dimostra come la Ch sa fosse orm divenuta l’unica forza in grado di . Il potere della Chiesa ie si sostituì p ia n p ia no al potere politico ue au ua ia papa L eo ne Magno io ua io ie ai proteggere le popolaz io ni