Educazione civica – I LUOGHI DELLA STORIA Il complesso dell’Escorial La residenza del re e di Dio Nel 1563 l’architetto Juan Bautista de Toledo cominciò a lavorare a un grande progetto su incarico del re di Spagna Filippo II: , che fosse lontana dalla capitale, Madrid (ma nemmeno troppo distante). Il complesso architettonico doveva rispecchiare ma anche, nello stesso tempo, , che i sovrani Asburgo volevano difendere da eretici e infedeli. Il situato a (un piccolo centro a pochi chilometri da Madrid) fu terminato dopo oltre vent’anni di lavori, nel 1585, e si avvalse dell’opera di altri grandi architetti, su tutti lo spagnolo . Dichiarato nel 1984, è uno dei monumenti più visitati ogni anno in Spagna, che tramanda la storia di un’epoca, quella della Controriforma, della sua arte e della sua cultura, ma anche di un re potente e tormentato quale fu Filippo II. una gigantesca residenza per il monarca la potenza della Spagna e del suo re la grandezza di Dio e del cattolicesimo palazzo-monastero-mausoleo San Lorenzo de El Escorial Juan de Herrera Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco Il complesso dell’Escorial. Quattro torri sorgono ai quattro angoli del palazzo. Al centro si trova la basilica. I giardini sono all’italiana, cioè con decorazioni geometriche. Un palazzo freddo e severo, ma grandioso Casa del re ma anche, e forse ancor più, di Dio, El Escorial ha un , rispecchiando in qualche modo la personalità di Filippo II (vedi anche il a p. 121). aspetto maestoso, austero e solenne Ritratto di Filippo II Il palazzo ha una forma quadrangolare, con quattro torri agli angoli e una facciata lunga oltre duecento metri, costruita in granito grigio scuro e coperta di lastre di ardesia blu. Al suo interno vi sono migliaia di stanze, finestre, scaloni monumentali, cortili, chiostri e fontane, oltre a numerose , come i dipinti di famosi pittori spagnoli e italiani – tra cui El Greco, Velázquez e Tiziano –, e , che erano parte della collezione personale di Filippo II. opere d’arte libri antichi In questo luogo il sovrano trascorse lunghi periodi di riposo e riflessione; qui infine decise di passare gli ultimi anni della sua vita. All’interno del palazzo sono conservate le stanze in cui il re trascorreva le sue giornate, con l’ , inclusa la sedia sulla quale veniva trasportato negli ultimi anni, quando la gotta e i problemi di vista gli impedivano ormai di camminare. arredamento originale Filippo II ritratto da Sofonisba Anguissola, l’artista italiana che divenne pittrice di corte a Madrid. La biblioteca, con pareti e soffitti affrescati, conserva un ricchissimo patrimonio di libri: nei progetti di Filippo II doveva raccogliere tutto il sapere del suo tempo. Il pantheon dei re di Spagna All’interno del palazzo, che fu anche monastero fino al 1584, sorge , uno dei maggiori esempi artistici di architettura religiosa nella Spagna del Cinque-Seicento. un’imponente basilica Nei sotterranei Filippo II fece costruire il , dove fece seppellire i resti di suo padre Carlo V e dove furono in seguito tumulati anche lo stesso Filippo e i successivi re e regine di Spagna. Pantheon Rifletti e discuti L’Obiettivo 11.4 dell’Agenda 2030  si occupa della salvaguardia  del patrimonio culturale  del mondo. e naturale Secondo te, perché è importante salvaguardare e valorizzare il patrimonio culturale e naturale di un paese e attraverso quali attività è possibile farlo? OBIETTIVO  CITTÀ E COMUNITÀ SOSTENIBILI 11