Le storie di Galatea Lo sguardo di Galileo Roma, Villa Medici, 1633 È lì, affacc to alla finestra di Villa Medici, Galil Galil , a Roma. La barba lunga, forse più lunga del dovuto, ma curata, i capelli orm radi pettinati però come si addice a uno stud so, un intellett le, un professore universitar e astronomo conosc to in tutta Europa. Solo lo sg rdo è v to, assente. Vaga con gli occhi fra le p nte e gli alberi, come se g rdasse, ma senza vederli davvero. ia eo ei ai io ua io iu ua uo ia ua È bello, il g rdino di Villa Medici. Il granduca di Toscana, s protettore, gli ha concesso di abitare lì, contrattando con il Tribunale dell’Inq siz ne perché fosse messo agli arresti domicil ri e non dovesse restare in cella. È megl , certo, poter g rdare dalla finestra p nte e f ri, e il Sole che fa capolino tra le nubi in q sto t pido ottobre. ia uo ui io ia io ua ia io ue ie Ma Galil il Sole, la Luna e le stelle non è abit to a g rdarli dalla finestra di una villa. Li ha osservati da vicino graz al s cannocch le, con c ha scoperto il loro vero aspetto. Si è divertito a osservare i crateri della superfic lunare e i satelliti di G ve, che nessuno prima di l aveva visto. E il Sole, il Sole! Che non gira attorno alla Terra, ma è fermo, con tutti i p neti che girano attorno a l , come una corte attorno a un re. Lo hanno condannato per q sto: gli inq sitori di Santa Romana Ch sa hanno considerato eretica la s id , in contrasto con la Bibb e perciò pericolosa. Lo hanno arrestato. Minacc to. Trascinato in tribunale. eo ua ua ie uo ia ui ie io ui ia ui ue ui ie ua ea ia ia È uno stud so, l , non un soldato, e di certo non un martire. Ha ceduto. Ha ritrattato tutto, accettando q lla prig n mite a Villa Medici per evitare le torture e la morte. E ora g rda, f ri dalla finestra, i g rdini, gli alberi e i frutti della Terra, che secondo gli inq sitori è immobile al centro dell’universo. io ui ue io ia ua uo ia ui «E invece si m ve!» sbotta, e pesta il p de, indispettito. Si m ve, l , come tutti i p neti, e n con loro, attorno al Sole. Prima o dopo saranno costretti a riconoscerlo, ad ammetterlo. Perché l ha preferito arrendersi e non ha avuto il coragg di contin re a sostenere le s convinz ni, ma l’universo è l’universo, e le s leggi non possono essere negate dalle condanne umane. uo ie uo ei ia oi ui io ua ue io ue  Asset ID: 2005 Che cosa c’è di vero Lo scienziato Galileo Galilei (1564-1642) fu processato e condannato dalla Chiesa cattolica, che lo accusò di aver sostenuto e diffuso teorie in contrasto con la religione. Per non finire sul rogo, ritirò tutto; così gli fu consentito di stabilirsi a Villa Medici a Roma, agli “arresti domiciliari”. I Medici, granduchi di Toscana, erano sempre stati i suoi protettori e gli offrirono ospitalità per non farlo rimanere in prigione. Galileo finì i suoi giorni nella sua casa di Arcetri (Firenze), assistito dalla figlia, senza poter più insegnare. Perché te l’ho raccontato Galileo fu l’inventore del metodo scientifico-sperimentale e per questo una delle figure più importanti nella storia della scienza. Infatti fissò le regole che ancora oggi gli scienziati seguono per formulare le loro teorie e svolgere gli esperimenti che servono a confermarle. Come studierai in questo capitolo, con le sue scoperte diede il via alla grande rivoluzione scientifica e tecnologica che è alla base della scienza moderna. Le tue emozioni Ricordi un episodio in cui, con convinzione, hai mantenuto le tue opinioni? Ti è mai capitato di doverle rivedere? ENTRA NEL CAPITOLO 6 – Un secolo di cambiamenti