Le storie di Galatea Leonardo da Vinci, un genio in cerca di lavoro Firenze, bottega di L nardo da Vinci, 1482 eo «Il fatto è che , q l dipinto, non ho più vogl di finirlo!» sbuffa L nardo, scocc to. io ue ia eo ia G vanni Benci g rda la tavola a ol che racconta l’episod dell’adoraz ne d Magi, ma non sembra pr ccupato: «L nardo, se avessi un soldo per ogni cosa che dici di non voler finire, sar ricco...». io ua io io io ei eo eo io ei L nardo ride: «Ma tu s ricco, G vanni. T padre è un banch re!». eo ei io uo ie «E tu s pittore, e q ndi finisci q sto benedetto q dro!» ei ui ue ua L nardo si fa scuro in volto: «Sono davvero solo q sto?». eo ue «Oh no, s anche scultore! Il nostro b n signore Lorenzo de’ Medici adora le t stat ! E p cos’altro? Scrittore? Filosofo? Matematico? Non sto più d tro alle mille cose che studi! P ti perdi e non ne porti a termine una!» ei uo ue ue oi ie oi «Ecco il problema, q a Firenze! Se q f una cosa, s q llo per sempre. Per esemp , i monaci hanno sentito da m padre che sono pittore e mi hanno commiss nato una pala d’altare. Così altri monaci e altri conventi vorranno altre pale d’altare. E invece vogl provare cose n ve!» ui ui ai ei ue io io io io io uo «Dove vorresti andare, allora?» ch de l’amico. ie «Dove mi possano offrire n ve opportunità. A Milano, per esemp . Mi hanno detto che Ludovico Sforza cerca mini svegli.» uo io uo «E tu che cosa faresti?» «Potr diventare il s mo di fiduc . E non solo come artista. Ma come architetto, o ingegnere militare. Ho deciso di scrivergli una lettera. Lo s che ho in testa progetti per cr re fortezze che non possono essere colpite dalle bombarde, o fossati che si sv tano e si r mp no per ingannare i nemici? Ho stud to il problema, e si può fare! E p ponti mobili che si possono smontare e rimontare. E ho in testa un progetto di un carro che si m ve da solo ed è inattaccabile dall’esterno, un carro... armato, in pratica.» ei uo uo ia ai ea uo ie io ia oi uo G vanni scopp a ridere: «Eh, certo, e p cosa, trover il modo di far volare gli mini?». io ia oi ai uo L nardo lo fissa, colpito dall’id : «E perché no? Potr stud re q sta cosa… ma non penso ancora di scriverlo nella lettera. Potrebbe scamb rmi per un pazzo». eo ea ei ia ue ia G vanni ride di n vo: «Eh, già, invece sentendo il resto penserà che tu s sano! V , su, finisci q sto q dro, amico m . Che sennò i monaci di San G vanni in Scopeto chi li sente...». io uo ia ia ue ua io io Asset ID: 2000 Che cosa c’è di vero Leonardo è stato uno dei più grandi artisti del Quattrocento. Nel 1482 si trovava a Firenze ma era insoddisfatto, così inviò una lettera a Ludovico il Moro, signore di Milano, che ospitava nella sua corte artisti e inventori. Leonardo era geniale ma incostante ed era famoso per non portare a termine i lavori che gli venivano affidati. Perché te l’ho raccontato Leonardo da Vinci (1452-1519) è considerato l’esempio perfetto di artista-scienziato rinascimentale: dipingeva, scolpiva, scriveva, si occupava di ingegneria meccanica, civile e militare, progettava edifici e macchine da guerra, si interessava di scienza, di botanica e di anatomia. Lavorò a Firenze, Roma e Venezia, poi emigrò a Milano e infine in Francia, perché, come vedremo, i signori del tempo finanziavano gli artisti per aumentare il loro prestigio politico e sociale. I tuoi pensieri Che cosa significa per te “essere un genio”? Che cosa vorresti inventare? ENTRA NEL CAPITOLO 1 – Umanesimo e Rinascimento