Educazione civica – I LUOGHI DELLA STORIA La reggia di Versailles In una delle sue opere più celebri, , il sociologo tedesco Norbert Elias (1897-1990) elesse la reggia di Versailles come simbolo dell’assolutismo di Luigi XIV: una sorta di , , mettendoli al suo diretto servizio, i , apparentemente facendoli vivere nel lusso e nella ricchezza, ma in realtà privandoli del potere che avevano nei loro feudi e rendendoli così più controllabili. Per quanto questa interpretazione sia stata in seguito ridimensionata dagli storici, la reggia di Versailles rimane ancora oggi , del suo progetto di governo e, più in generale, della mentalità, del gusto e della società di quell’epoca. Il simbolo della Francia di Luigi XIV La società di corte “gabbia dorata” in cui rinchiudere membri dell’alta nobiltà uno dei simboli della Francia di Luigi XIV Le sculture della fontana di Apollo. Sullo sfondo, la facciata della reggia rivolta verso il giardino. Segnato dal ricordo della Fronda e di quando, ancora bambino, fu costretto a scappare da Parigi assieme alla madre e a Mazzarino, Luigi XIV volle , che gli garantisse e rappresentasse, allo stesso tempo, tutto . Il sovrano scelse Versailles, un piccolo borgo a circa 15 chilometri a ovest di Parigi, dove suo padre Luigi XIII aveva acquistato un antico palazzo, ormai convertito a residenza di caccia, nel 1623, facendovi apportare alcune modifiche negli anni successivi. Il Re Sole lo fece ingrandire e abbellire e vi si trasferì, con i lavori non ancora terminati, nel 1682, continuando ad aggiungervi modifiche e miglioramenti per tutta la sua vita. , la reggia rimase la e la sede del loro potere. Una residenza a misura di re una grande residenza fuori dalla capitale maggiore sicurezza il potere e la ricchezza dei re di Francia Per oltre cento anni residenza dei re di Francia Pierre Patel, (la costruzione principale della reggia), 1668 circa. Il “Grand Trianon” Per i sudditi stare vicino al re, vivere nel suo stesso palazzo e porsi al suo diretto servizio significava avere un contatto continuo e quotidiano con : era il re a decidere l’assegnazione di un incarico di governo, di un comando militare, di un titolo nobiliare o comunque onorifico, di una pensione o di un qualunque premio in denaro. , dal punto di vista economico, e comportava il , cioè di una serie di norme che regolavano ogni momento e ogni fase della giornata nel palazzo, sempre con il re come autentico protagonista: dalla sveglia ai pasti, dalle passeggiate a piedi o a cavallo, sino alle feste, ai banchetti e al momento in cui il re andava a dormire. La vita di corte l’unica e riconosciuta fonte di potere e di autorità Vivere a corte era però molto dispendioso rigido rispetto del cerimoniale La Galleria degli Specchi separa gli appartamenti del re da quelli della regina. Oggi meta di turisti da tutto il mondo, Versailles è ammirata non solo per la in essi contenuti, ma anche per lo che circonda la reggia, composto da un ampio bosco e da quasi cento giardini, per un’estensione totale di circa 800 ettari. Immerse nel parco vi sono ben 372 statue di varie dimensioni. Celebri sono anche , che realizzano spettacolari giochi d’acqua: uno dei simboli della cultura e del gusto in età barocca. Il più grande dei 55 bacini d’acqua è il Grande Canale, che occupa un’area di 24 ettari, seguito dalla Piscina degli Svizzeri. Sommando la lunghezza di tutti i canali presenti, si raggiungono 35 chilometri di corsi d’acqua artificiali. Arte, parchi e fontane magnificenza dei palazzi e dei numerosi oggetti d’arte splendido parco i bacini d’acqua e le numerose fontane Rifletti e discuti Perché la reggia di Versailles era il della monarchia francese? simbolo del potere assoluto Quale obiettivo voleva raggiungere Luigi XIV con la costruzione di questa lussuosissima residenza? Secondo te, la sua costruzione fu un evento positivo o negativo per la monarchia francese?